Coronavirus in Campania, niente sport nei parchi: il Tar dà ragione a De Luca

Coronavirus in Campania, niente sport nei parchi: il Tar dà ragione a De Luca
Anche i giudici del Tar confermano le ordinanze adottate di recente dal governatore De Luca, in materia di salute pubblica. E lo hanno fatto respingendo una istanza di un privato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Anche i giudici del Tar confermano le ordinanze adottate di recente dal governatore De Luca, in materia di salute pubblica. E lo hanno fatto respingendo una istanza di un privato cittadino che ne aveva chiesto la sospensione. 


In sintesi, niente attività sportive agonistiche in strutture private o parchi pubblici, con un provvedimento del tribunale amministrativo d’urgenza (che rimanda al 21 aprile la discussione nel merito).
 
Il Tar Campania - si legge in una nota - con il decreto cautelare monocratico depositato oggi, ha infatti respinto l’istanza cautelare di sospensione dell’ordinanza del Presidente della Regione (del 13 marzo) e del Chiarimento (del 14 marzo) che non consentono, tra l’altro, l’attività sportiva all’aperto ritenendola non compatibile con esigenze sanitarie, perché visto «il rischio di contagio, ormai gravissimo sull’intero territorio regionale» ed il fatto che i «dati che pervengono all’Unità di crisi istituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania, n. 45 del 6.3.2020 … dimostrano che, nonostante le misure in precedenza adottate, i numeri di contagio sono in continua e forte crescita nella regione» va data «prevalenza alle misure approntate per la tutela della salute pubblica» e fissa la trattazione collegiale per  «la camera di consiglio del 21 aprile 2020». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino