Bando flop in Campania, mancano i medici specialisti nessun rifiuto a Napoli

Bando flop in Campania, mancano i medici specialisti nessun rifiuto a Napoli
Quelle 165 disponibilità su una richiesta di 450 medici specialisti sono uno schiaffo al servizio sanitario nazionale. Alla Regione Campania sono arrivati gli elenchi dei...

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Quelle 165 disponibilità su una richiesta di 450 medici specialisti sono uno schiaffo al servizio sanitario nazionale. Alla Regione Campania sono arrivati gli elenchi dei 27 anestesisti, 20 infettivologi, 38 pneumologi, 80 chirurghi di medicina d'urgenza disposti a lavorare fino al 31 gennaio negli ospedali campani. Verranno chiamati in queste ore, per verificare i loro requisiti. Nell'elenco, colpisce che il 48 per cento siano medici già in pensione. Ed è la conferma che in Italia mancano giovani medici specialisti disoccupati, in grado di affrontare l'emergenza Covid.

 

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GLI ELENCHI
Tra chi ha risposto alla chiamata del bando, pubblicizzato anche in tv, ci sono 59 campani. In 12 invece sono residenti in Toscana, 17 nel Lazio, 11 in Lombardia, 6 in Sardegna, 7 in Sicilia, 6 in Veneto, 5 in Calabria, 5 in Emilia Romagna, 5 in Piemonte, 4 in Abruzzo, 3 in Molise, 3 in Puglia, 2 in Basilicata, 2 in Liguria, 2 in Umbria, uno in Molise e uno nella provincia autonoma di Bolzano. Rappresentata tutta l'Italia e tra loro 7 sono di nazionalità straniera. Hanno risposto a un bando restrittivo che, per non sguarnire il personale di altre Asl d'Italia, era riservato a medici specializzati non occupati. Requisiti diversi rispetto alla prima fase dell'epidemia, quando i volontari a tempo potevano anche lavorare in altre regioni e spostarsi per un breve periodo nelle località dove maggiore era l'emergenza, come Lombardia e Veneto.
«Stavolta, con i contagi diffusi in tutta Italia, non si sono volute sguarnire le Asl di una regione a vantaggio di un'altra» spiegano alla Protezione civile nazionale. Se tutti i medici che hanno dato la loro disponibilità venissero dichiarati idonei ai requisiti richiesti, i 109 di regioni diverse dalla Campania avranno diritto a un rimborso mensile forfettizzato di mille euro. Il compenso, per 42 ore settimanali, sarà di 45 euro lorde all'ora. Fanno 7560 euro lorde al mese. Colpisce la differenza tra i 450 posti da coprire e le solo 165 dichiarazioni di disponibilità, ma il confronto va fatto con il bando della Protezione civile del 24 ottobre aperto a tutti i medici abilitati, non specializzati. Allora, per la Campania risposero in 1172. Significa che c'è carenza di medici specialisti in cerca di occupazione, non un pregiudizio a lavorare in Campania.

I NUMERI


L'ultimo dato di medici iscritti all'albo nazionale risale al sette ottobre scorso. Negli elenchi figurano 457.618 medici e odontoiatri. Iscritti non significa che siano tutto specializzati. Dopo la laurea, la specializzazione si ottiene nei Policlinici universitari e negli ospedali e dura dai 4 ai 5 anni. Per accedervi, bisogna superare un concorso e la maggioranza preferisce specializzazioni di facile guadagno e rapida collocazione. La percentuale più consistente è di specializzandi in chirurgia plastica, oculistica e dermatologia. Quest'anno, su 19mila medici laureati i posti di specializzazione disponibili erano poco più di 8mila. Per fare un esempio, gli iscritti alla Società italiana di Anestesia, rianimazione e terapia intensiva, sono circa 8500. Quasi tutti già al lavoro. Gli ultimi dati Istat di due anni fa parlano di un totale di 12966 anestesisti occupati tra sanità pubblica e privata. Spiegano alla FederSpecializzandi: «Le preferenze per le scuole di specializzazione post-laurea sono inferiori per le specialità legate all'emergenza, dove si riscontrano infatti i maggiori vuoti negli organici». Uno studio dell'Anaao con l'Assomed ha accertato che ogni anno le specializzazioni per Medicina d'urgenza sono coperte solo al 32,8 per cento, mentre quelli di Anestesia e Rianimazione al 40,2 per cento. E i solo 165 medici specializzati disponibili a venire a lavorare per due mesi in Campania, che non devono essere già occupati, confermano che in Italia mancano queste figure professionali. I più esperti sono già occupati, anche nella sanità privata. L'emergenza Covid ha dovuto fare i conti, e l'esito del Bando nazionale della Protezione civile mirato alla Campania ne è una conferma, con un sistema sanitario di reclutamento e formazione di medici specialisti che è alle corde. Per favorire risparmi e numeri chiusi, ci siamo trovati a mani nude ad affrontare una straordinaria emergenza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino