Covid in Campania, l’onda lunga dei rientri porta 270 nuovi positivi: ecco dove nasce il record

Covid in Campania, l’onda lunga dei rientri porta 270 nuovi positivi: ecco dove nasce il record
Sono 270 i nuovi positivi registrati ieri in Campania: un valore record dall’inizio della pandemia e se anche si vuole considerare la fase dei rientri dai viaggi...

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Sono 270 i nuovi positivi registrati ieri in Campania: un valore record dall’inizio della pandemia e se anche si vuole considerare la fase dei rientri dai viaggi all’estero, (125 i casi di viaggiatori, 58 dalla Sardegna e 67 da Paesi esteri) i tanti tamponi di screening e le diverse regole di ingaggio rispetto agli inizi della pandemia, quando gli asintomatici passavano sotto traccia e non venivano intercettati, la situazione potrebbe essere potenzialmente esplosiva. Il condizionale è d’obbligo in quanto i 270 casi di ieri sono il frutto di moltissimi tamponi fatti pertanto il rapporto tra positivi ogni mille tamponi è di 40,1 contro i 43,1 del giorno precedente mentre le terapie intensive sono solo 4 e i ricoveri 110 a fronte di un indice di infettività in leggera risalita considerati i 16 guariti e nessun decesso. C’è da considerare, rispetto allo scenario dell’inizio dell’epidemia, che non abbiamo il vantaggio del lockdown su cui contare e che all’aumentare dei positivi il gran lavoro di tracciamento che stanno conducendo i dipartimenti di prevenzione delle Asl di si complica e fatalmente sfugge una quota di contatti mentre non tutti i positivi si attengono alle regole che prevedono l’isolamento domiciliare a casa in attesa dell’esito del tampone. 


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«Da quando con l’ordinanza regionale del 12 agosto la Regione Campania ha reso obbligatori i tamponi dei viaggiatori e l’isolamento domiciliare per tutti i cittadini campani di ritorno dall’estero o da territori a rischio, prosegue con risultati di grande efficacia il Piano di sicurezza e prevenzione – ha detto il presidente della Regione Vincenzo De Luca – è in atto un filtro fortissimo in aeroporto, nei porti e nei territori. Occorre continuare così, sino all’esaurimento dell’onda dei rientri, in maniera capillare e quasi ossessiva il lavoro di individuazione dei contagi da importazione e dei contatti diretti e indiretti. Ogni contagiato che individuiamo oggi significano 10 in meno tra un mese. Stiamo raddoppiando anche il numero dei tamponi eseguiti. È un lavoro essenziale per garantire il permanere delle condizioni di sicurezza e serenità conquistate nei mesi scorsi, prima delle aperture generalizzate in tutta Italia. Invito i nostri concittadini provenienti da fuori regione a segnalarsi tempestivamente alle Asl di appartenenza, rimanendo nelle proprie abitazioni, fino all’esecuzione del tampone e alla notifica del risultato». A replicare c’è Stefano Caldoro candidato del centrodestra nella tornata elettorale delle prossime regionali: «I dati di oggi dicono che la Campania di De Luca è prima in Italia per contagiati. Un nuovo record negativo di cui avremmo fatto volentieri a meno. Un numero altissimo, nonostante i pochi tamponi effettuati rispetto ad altre Regioni. Serve un commissario che si occupi seriamente della salute dei cittadini campani». Ad invocare l’intervento del ministro della Salute Roberto Speranza è invece Valeria Ciarambino, candidata del M5S: «Siamo ultimi per tamponi e primi per contagi. A sei mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria in Campania non è cambiato nulla». 
 

Sul fronte assistenziale si registra la lenta crescita dei casi ospedalizzati e in terapia intensiva. Uno scenario in cui già da domani l’ospedale di Boscotrecase, per la Asl Napoli 3, come già il Loreto Mare a Napoli 1, si spoglia delle funzioni di ospedale generalista e si riconverte ad attività di Covid center con 36 posti dedicati alla cura delle conseguenze di Sars-Cov-2. Sempre al Cotugno sono tre i pazienti in Terapia intensiva di cui due anziani e uno più giovane di 69 anni, forte obeso, residente a Fuorigrotta trasferito ieri dall’ospedale San Paolo in condizioni critiche e intubato in serata. Qui sono 17 i malati in degenza ordinaria e altrettanti in semintensiva tutti con polmonite e insufficienza respiratoria, infine un ventenne politraumatizzato per una caduta dalla moto e positivo a Sars-Cov-2. Diciassette dei 19 posti di sub intensiva occupati in Campania sono del Cotugno, pertanto oggi ne saranno attivati altri 8 posti di sub intensiva. Ma rispetto all’inizio dell’epidemia solo l’1% dei positivi va in rianimazione e il 10% in ospedale (contro il 50% della prima ondata).  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino