Coronavirus a Napoli, rilevatori termici e triage per i detenuti che vanno a Poggioreale

Coronavirus a Napoli, rilevatori termici e triage per i detenuti che vanno a Poggioreale
Rilevatori termici, tensostruttura per il triage primo ingresso dei detenuti, guanti, mascherine, igienizzante, bonifiche e sanificazione dei luoghi maggiormente frequentati:...

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Rilevatori termici, tensostruttura per il triage primo ingresso dei detenuti, guanti, mascherine, igienizzante, bonifiche e sanificazione dei luoghi maggiormente frequentati: queste le misure di prevenzione attivate nel carcere napoletano di Poggioreale, istituto penitenziario tra i più grandi ed affollati d'Europa, per fronteggiare il coronavirus.


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Secondo quanto rende noto Luigi Castaldo, segretario regionale dell'Osapp in Campania, «finora si sono presentati solo due casi sospetti, due persone arrestate e destinate alla detenzione che, a fini precauzionali, sono state collocate in locali appartati, sotto stretta sorveglianza sanitaria, a dimostrazione di un'attività concreta e scrupolosa di monitoraggio. Per altri due, anche questi sospetti, è stata disposta la quarantena sorvegliata ai domiciliari». Proprio l'elevata densità della popolazione carceraria del «Salvia» ha spinto il dirigente medico Irollo e il direttore Berdini «a un gran lavoro precauzionale e cautelativo posto in essere per evitare il proliferarsi del coronavirus», sottolinea Castaldo che auspica «la massima scrupolosità nell'esecuzione delle disposizioni emanate dal provveditore della Campania Fullone, e spirito di collaborazione nell'attenersi coscienziosamente alle indicazioni emanate dal Ministero della Salute». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino