Chiuso per Covid il Circolo Posillipo. Accesso vietato almeno fino a domani quando - dopo la sanificazione - il presidente del sodalizio napoletano potrebbe decidere di dare nuovamente il via libera. Fino ad allora nessuno potrà entrare, nè i soci e nè i dipendenti, il divieto è categorico e non sono ammesse deroghe. Sospese ad horas tutte le attività sportive, ludiche e sociali in programma a partire da ieri. Un calendario di feste, brindisi e appuntamenti - in questi frenetici giorni che anticipano il Natale - decisamente molto fitto ma subito annullato. Andiamo con ordine e ripercorriamo le fasi che hanno portato alla chiusura del Posillipo, una decisione non facile da prendere ma - spiegano i vertici del circolo - indispensabile per garantire la salute di tutti.

L'allarme è scattato sabato sera, poco dopo le 20, quando Filippo Parisio ha ricevuto la telefonata di uno dei suoi più stretti collaboratori che gli comunicava la positività al Coronavirus. «Eravamo stati insieme fino alle 18 - racconta il presidente - Ci siamo trattenuti al circolo a scambiare quattro chiacchiere come facciamo spesso. Con noi c'erano altre sei o sette persone. Tutti vaccinati - voglio precisarlo - e tutti in perfette condizioni di salute». Vaccinato era anche il socio che sabato sera si è scoperto positivo in totale assenza di sintomi. Domanda obbligatoria: come mai - visto che stava benissimo - si è sottoposto al tampone dal quale è venuta fuori l'infezione? «Solo ed esclusivamente per un eccesso di cautela: - risponde il presidente Parisio - negli ultimi giorni al circolo abbiamo organizzato una serie di eventi per i quali si sono avvicendate parecchie persone. Sempre nel rispetto delle norme anti Covid, è chiaro, ma la gente c'è stata». Da qui la decisione di andare in farmacia per un tampone rapido: «Il mio amico e socio, anche su sollecitazione della moglie, per tutelare i loro figli ancora molto piccoli, ha ritenuto opportuno mettersi al sicuro con un tampone benché fosse in piena di salute. E meno male - aggiunge il presidente - altrimenti sarebbe stata una strage». Immediata la chiusura del sodalizio. «Ho avuto la notizia intorno alle 20 quando ormai il circolo era vuoto - aggiunge Parisio - e ieri mattina alle 7.45 ero già al Posillipo per ordinare la sospensione di ogni attività. Al mio arrivo c'erano solo un paio di persone che nuotavano in piscina: le ho pregate di concludere rapidamente l'allenamento e andar via». Poi una raffica di mail inviate a tutti: soci, amici e impiegati: «Ci è pervenuta comunicazione di positività al Covid 19. In considerazione di ciò il circolo resterà chiuso fino ad avvenuta sanificazione degli ambienti». 

E la sanificazione è già in programma questo pomeriggio a partire dalle 16.30 quando, indossando le necessarie tute protettive, gli addetti alla bonifica faranno il loro ingresso nei locali del sodalizio: «Ci siamo rivolti a una ditta specializzata che è pronta a intervenire. Le operazioni interesseranno la sede nella sua totalità: dagli spogliatoi al più piccolo dei vani di cui disponiamo. Se tutto andrà per il meglio, e mi sarà fornito il certificato che attesta la buona riuscita della disinfezione - aggiunge il presidente - riaprirò le porte del nostro circolo. Non ho fretta, siamo in una situazione che non consente approssimazione e superficialità. Il Posillipo deve essere un luogo sicuro da vivere in totale relax nel rispetto della salute di tutti».

Già saltata la festa degli auguri, organizzata per domenica, insieme con il brindisi di Natale: «Ho annullato la santa messa che, come vuole la tradizione, celebriamo nei nostri saloni qualche giorno prima della Vigilia - conclude Parisio - e sono molto dispiaciuto anche di aver dovuto cancellare l'incontro dei bambini con Massimiliano Gallo che si era offerto di vestirsi da Babbo Natale per portare doni ai piccoli che assistiamo nell'ambito delle nostre attività di solidarietà. In ogni caso è solo tutto rinviato. Proviamo a riorganizzare le feste quando sarà possibile viverle in assoluta sicurezza».