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Sabato scorso, alla vigilia del lockdown, le strade sono diventate un inferno di lamiere, l'avevamo notato tutti ma adesso abbiamo la conferma dal dato ufficiale: rispetto alla media di movimenti di un sabato normale il volume di auto in strada quel giorno è cresciuto, in alcuni quartieri, con valori superiori al 50% (Fuorigrotta, Posillipo, San Giovanni, Vomero). Poi, fortunatamente, i napoletani hanno capito che era venuto il momento di fermarsi e anche in questo caso i valori hanno confermato: drastiche diminuzioni di volumi medi del traffico che hanno superato il 90% a San Ferdinando e sono stati superiori al 60% in altri 15 quartieri di Napoli. L'analisi puntuale dei dati viene fornita da Enel X tramite il servizio City Analytics Mappa di mobilità realizzato assieme a Here Technologies in occasione dell'esplosione della pandemia. I dati vengono messi a disposizione delle autorità nazionali e locali per le decisioni sui singoli territori. Si tratta di una mappatura accurata dei flussi di mobilità a livello regionale, provinciale e comunale, estratta dai rilevamenti aggregati e resi anonimi provenienti dai veicoli connessi con i sistemi di navigazione. I valori vengono espressi in percentuale e sono riferiti al movimento medio delle automobili nei giorni che hanno preceduto il primo lockdown di marzo.
I QUARTIERI
Si tratta di analisi talmente approfondite da riuscire a valutare le variazioni di spostamenti delle auto in ogni singolo quartiere di ogni città d'Italia e anche di Napoli, ovviamente. Ecco perché uno sguardo a quei dati ci ha consentito di ottenere una fotografia puntuale di quel che è accaduto nelle 24 ore che hanno preceduto l'avvio della zona rossa e nelle 72 ore successive all'inizio delle restrizioni. I dati complessivi spiegano che nel territorio di Napoli il valore medio di crescita del traffico nel sabato che ha preceduto la zona rossa è fissato intorno al 30% mentre il crollo del giorno successivo si attesta sul 67%. L'avvio della zona rossa è coinciso con la domenica per cui i flussi veicolari erano ancor più ridotti: nei due giorni seguenti, lunedì e martedì scorsi, però, il trend si è confermato, con una decrescita del volume di traffico intorno al 30%.
IL GIORNO DEL CAOS
Sui grafici prodotti da City Analytics di Enel-X (che è la global business line del Gruppo Enel) c'è una data che salta immediatamente all'occhio: è quella del 14 novembre, sabato, proprio il giorno dell'ultima uscita di massa. In ogni singolo quartiere analizzato la vetta del grafico schizza verso l'alto in maniera drastica quando si arriva a quella data e ci sono alcuni settori della città per i quali i picchi di movimento raggiunti sono palesemente incontrollati. Quel giorno, sabato scorso, a Fuorigrotta s'è sviluppato un traffico del 54% superiore alla media di una giornata analoga della vita pre-Covid. A Posillipo la crescita è stata del 52%, al Vomero e a San Giovanni c'era il 50% in più delle automobili ad affollare le strade. Nelle aree della Movida, Chiaia e San Lorenzo, il traffico serale ha raggiunto picchi del 40% superiori a quelli della media abituale: insomma, quel giorno ha fatto perdere la testa ai napoletani che, però, hanno saputo ritrovare calma e metodo e si sono immediatamente adeguati alle nuove norme. Adesso le uscite sono limitate solo alle necessità urgenti senza più affollamenti. Ora (lo dimostrano anche i dati) la città si sta comportando egregiamente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino