Cultura a Napoli, un altro scontro tra sindaco e governatore

Botta e risposta sui fondi

Manfredi, De Luca, Sangiuliano
Un altro botta e risposta - sempre più pungente, è un crescendo - quello tra il governatore Vincenzo De Luca e il sindaco Gaetano Manfredi. Il pianeta cultura, e i...

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Un altro botta e risposta - sempre più pungente, è un crescendo - quello tra il governatore Vincenzo De Luca e il sindaco Gaetano Manfredi. Il pianeta cultura, e i tagli della Regione al Comune su tutti quello di 2 milioni al San Carlo, il terreno dello scontro, non l'unico ma il fronte più caldo certamente. Lo scenario è il Museo di Capodimonte dove si inaugura la mostra «Gli Spagnoli a Napoli» alla presenza del ministro Gennaro Sangiuliano titolare del Mic. Ed è qui che De Luca attacca: «L'offerta culturale di Napoli cresce grazie al rapporto tra Capodimonte e le istituzioni? Diciamo grazie al rapporto tra Capodimonte e la Regione, perché queste mostre vanno anche sostenute e finanziate».

A chi gli chiede se si aspetta un contributo maggiore dal Comune De Luca è secco: «Dovete chiedere al Comune. La mostra presentata oggi, è solo l'ultima mostra che la Regione sostiene e finanzia, insieme con Capodimonte e con lo Stato». Non cita Palazzo San Giacomo il presidente della Regione. Manfredi arriva a Capodimonte proprio in quei minuti in cui sta parlando De Luca, con un po' di ritardo perché impegnato a San Giovanni a Teduccio alla Federico II con il ministro della Funzione pubblica Paolo Zangrillo.

Ma le frasi di De Luca sono arrivate a Manfredi: «Le risorse sono dei cittadini - dice l'ex rettore - le risorse della Regione devono andare agli enti locali, sono fondi che fisiologicamente arrivano dalla Regione che è un ente programmatore e nella ripartizione le risorse nazionali ed europee passano per la Regione e poi vanno ai Comuni e alle istituzioni locali: è questo il percorso naturale». Insomma, la Regione - questo il ragionamento del sindaco - non è il bancomat del Comune ma più semplicemente assolve a un compito di legge. Uno scontro che si è consumato sotto gli occhi di Sangiuliano che potrebbe essere uno dei candidati, se non il principale dei candidati, alla Regione per il centrodestra nel 2025 quando scadrà il secondo mandato di De Luca che, tuttavia, ambisce a un terzo che appare assai problematico con l'arrivo di Elly Schlein alla segreteria del Pd. E chissà se nella testa del governatore non sia comparso pure il fantasma di Manfredi che metterebbe d'accordo M5S e Pd come candidato all'ente di Santa Lucia. Per ora Manfredi non ci pensa. Ma la politica è l'arte dell'impossibile più che del possibile e quindi mai dire mai.



Torniamo alla cultura e a De Luca che elenca gli stanziamenti fatti dall'ente di Santa Lucia per la cultura: «Abbiamo tenuto qui una mostra di Picasso, "Parade", straordinaria, una mostra di Caravaggio a Napoli, la mostra su Santiago Calatrava finanziata completamente dalla Regione Campania. Oggi abbiamo questa mostra sugli spagnoli a Napoli». Per De Luca «quest'ultima è un evento significativo perché è una mostra che riguarda artisti di un periodo, gli inizi del 500, che ha visto Napoli sotto il dominio spagnolo. Fu quello un periodo, i due secoli di dominio spagnolo, che qualche storico ha giudicato di decadenza di Napoli, a cominciare da Croce, ma che videro invece un momento anche di grande trasformazione urbana. Faremo un'altra mostra, anche questa sostenuta dalla Regione Campania, "Capodimonte a Parigi", in collaborazione con il Louvre. Quindi vi è veramente un'offerta culturale importante, straordinaria se unita anche agli eventi che stiamo realizzando insieme con il Mann, un'altra grande istituzione culturale. Mi pare che stiamo proponendo cose di grande qualità». 

De Luca dedica un pensiero pure a Sangiuliano: «Mi auguro, e guardo il ministro, che anche un evento come questo ricordi a tutti quanti noi, che l'Italia è l'Italia anche perché l'Italia è Napoli, è Firenze, ma l'Italia non sarebbe tale senza l'umanesimo e la cultura e la storia di Napoli. Sarà bene che ce lo ricordiamo nei mesi prossimi». Evidente l'allusione all'Autonomia differenziata. Parola al sindaco: «Le risorse - ribadisce - sono dei cittadini noi abbiamo avuto grandi finanziamenti dal Pnrr e quindi dallo Stato e dalla Commissione europea. Ci auguriamo che nella nuova programmazione europea ci siano risorse importanti per la città e per l'area metropolitana che rappresenta la metà della regione e quindi è naturale che ci siano questi finanziamenti».
 

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Il Mattino