POZZUOLI. Erano trent'anni che non veniva immesso un nuovo treno sulla linea Cumana dell'Eav. Lunedì prossimo presso la stazione di Montesanto ci sarà la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La dotazione originaria della ferrovia Cumana era costituita da quattro locotender a tre assi di cui due accoppiati costruiti in Belgio dagli Atéliers de la Societé de Couillet, numerati da 1 a 4, cui si aggiunsero ben presto nel 1892 due locotender a tre assi accoppiati realizzati dallo stesso costruttore. La dotazione fu accresciuta nel tempo da due locotender a tre assi accoppiati di costruzione Tubize e da altrettante di costruzione Henschel. Queste ultime due locomotive furono cedute, all'atto dell'elettrificazione della linea, alla ferrovia Verbania-Omegna. Dal 1927 ai primi anni Sessanta furono in servizio sulla linea nove elettromotrici costruite dalle Officine Ferroviarie Meridionali e dotate di motorizzazione Tibb, cui si aggiunsero nel 1956, provenienti dalla cessata tranvia Torino-Rivoli, due "littorine" utilizzate esclusivamente per la relazione ridotta Montesanto-Bagnoli. Nel 1937 si aggiunse un locomotore costruito nel 1901 per le linee varesine a terza rotaia, trasferito negli anni Venti sulla "metropolitana" di Napoli. Ceduto dalle Ferrovie dello Stato e trasformato con presa di corrente a pantografo, prestò servizio sino al 1963. In occasione dell'attivazione della Circumflegrea la Sepsa si dotò di tre complessi M-Rp provenienti dalla Pisa-Tirrenia-Livorno, profondamente modificati ed ammodernati dalla Sacfem di Arezzo. Ulteriori due rimorchiate furono tenute di riserva. Tutto questo materiale fu ceduto nel 1978 alla ferrovia Benevento-Cancello dopo ulteriori modifiche. Dalla Pisa-Tirrenia-Livorno furono acquistati anche un locomotore elettrico e un'automotrice diesel.
Il parco della ferrovia oggi è costituito da 10 elettrotreni ET.100 del 1961, su 11 della dotazione originaria, costruiti da Aerfer ed Ocren e da tredici ET.400 del 1991 realizzati dalla Firema di Caserta. Questi ultimi sono attualmente in fase di revamping: il primo treno ristrutturato è entrato in funzione il 21 dicembre 2013, mentre fino a maggio 2015 ne sono stati consegnati in tutto tre. A questa dotazione è stato aggiunto come ET.414, un elettrotreno acquisito da Sepsa e destinato alla ferrovia Napoli-Piedimonte Matese, la cui elettrificazione non è stata più realizzata. A causa della differenze di carattere tecnico esistenti tra questo rotabile e quelli "di serie" ne è parimenti prevista la ristrutturazione.
Quanto al materiale rimorchiato, molteplici sono state le serie di carrozze e di carri in servizio sulla Cumana e svariati i loro costruttori. Fra di esse figuravano 18 carrozze a carrelli di costruzione Fiat risalenti al 1940, dismesse nel 1965 e cedute in parte alle Ferrovie del Gargano e in parte alla Lfi di Arezzo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino