Datteri di mare e vongole al veleno: blitz nei ristoranti del Vesuviano

Datteri di mare e vongole al veleno: blitz nei ristoranti del Vesuviano
San Giuseppe Vesuviano. Datteri di mare crudi serviti a tavola: denunciati i titolari di un noto ristorante vesuviano. E in altri locali della zona, le vongole erano quelle della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
San Giuseppe Vesuviano. Datteri di mare crudi serviti a tavola: denunciati i titolari di un noto ristorante vesuviano. E in altri locali della zona, le vongole erano quelle della foce del Sarno. 
Il blitz della guardia costiera di Castellammare di Stabia è arrivato direttamente ai consumatori del frutto di mare protetto, pescato devastando le rocce nelle aree marine protette, in particolare a Punta Campanella e allo scoglio del Vervece.
Gli uomini e le donne della guardia costiera stabiese, guidati dal comandante Ivan Savarese, sono arrivati a cinque ristoranti tra Boscoreale, Boscotrecase, San Giuseppe Vesuviano e Poggiomarino. In altri tre locali sono state trovate le pericolose vongole di Rovigliano, pescate alla foce del Sarno e cariche di veleni.
“Si mira a colpire la domanda per far calare la richiesta così da poter mandare in “stallo” l’organizzazione dedita a tali traffici che in questi mesi è stata provata da diverse sequestri di prodotto (ben oltre una tonnellata), oltre che di attrezzature e risorse strumentali, colpendo così il patrimonio economico tanto da costringere i “sodali” a dedicarsi ad altre attività illecite per racimolare proventi e risorse, come quella della raccolta di frodo delle “Vongole veraci” di Rovigliano raccolte nello specchio d’acqua prospiciente la foce del fiume Sarno, tratto di mare altamente inquinato e contaminato dove essere vietata ogni tipo di attività di pesca di molluschi bivalvi, crostacei e prodotti ittici in genere, ancorchè tratto di mare per tali fatti non censito, annoverato e catalogato dalla Regione Campania per tali attività, motivo per il quale questo Comando non rilascerà autorizzazioni per la pesca subacquea professionale prevista dal Decreto 1 giungo 1987 n. 249” sono state le parole del Comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, Capitano di Fregata (CP) Ivan Savarese.
 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino