Napoli: ddl Zan, documento di sostegno in consiglio comunale

Napoli: ddl Zan, documento di sostegno in consiglio comunale
Dopo il voto al Senato che ha affossato il ddl Zan, nel consiglio comunale napoletano sarà presentato un documento di sostegno al disegno di legge contro...

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Dopo il voto al Senato che ha affossato il ddl Zan, nel consiglio comunale napoletano sarà presentato un documento di sostegno al disegno di legge contro l'omotransfobia. A presentarlo all'esame dell'assise cittadina sarà dal consigliere di maggioranza, eletto nella lista di sinistra Napoli solidale, Rosario Andreozzi. Ad annunciarlo è lo stesso Andreozzi attraverso il suo profilo Facebook: «Mi farò promotore in occasione della prima seduta utile di consiglio comunale, non appena entreremo nelle nostre funzioni di consiglieri, di un documento che mi piacerebbe fosse condiviso dall'intera aula consiliare e votato all' unanimità, di difesa e di sostegno della proposta di legge di Alessandro Zan e di ratifica e conferma dell'anima plurale, democratica e libera della nostra città».

La decisione di proporre il documento all'assise cittadina è arrivata proprio dopo «il tentativo da parte del Senato di affossare il Ddl Zan e lo spettacolo inglorioso di parlamentari della Repubblica che applaudono e fanno cori da stadio per festeggiare il blocco di una misura minima di tetuela delle libertà e dei diritti civili», scrive Andreozzi. Secondo l'ex capogruppo di Dema ciò che è accaduto a Palazzo Madama «è il segno di un paese retrogrado e che non riesce a liberarsi di una politica egoista e cinica». Perchè presentare nell'assise cittadina un documento su una legge che attiene ad una materia nazionale? Perchè «la nostra città negli ultimi anni è stata un vero e proprio avamposto di tutela della libertà e dei diritti civili, un porto sicuro contro ogni forma di discriminazione», spiega Andreozzi. Inoltre il voto al documento «sarà palese ed ognuno potrà metterci la faccia e non nascondersi vigliaccamente come accaduto a Palazzo Madama con l'utilizzo dello scrutinio segreto», conclude il consigliere comunale.
 

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Il Mattino