Contro Renzi, ma anche contro Salvini e Grillo. E contro «una certa sinistra inadeguata ad affrontare le complessità dei nostri giorni». Luigi de Magistris...
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Ha la forma di una lunga intervista, in cui de Magistris spiega il suo manifesto e gli sviluppi futuri a cui guardare. In particolare è significativo il racconto del suo rapporto con alcuni esponenti della sinistra italiana di oggi. Giuliano Pisapia, ad esempio, col quale- spiega Russo Spena- c'era stato «un periodo di avvicinamento durante l'esperienza arancione nel 2011, ma di cui è stato 'avversario' il 4 dicembre scorso. Quando l'ex sindaco di Milano ha votato Sì al Referendum costituzionale proposto da Renzi». De Magistris afferma: «Rispetto a Renzi, Pisapia è sicuramente una personalità più democratica e con posizioni più simili alle mie, ma lui si accontenta di spostare leggermente a sinistra l'asse del centrosinistra. Uno schema vetusto e fallimentare. Si deve, invece, alzare l'asticella e fare quel che si è fatto a Napoli, cioè fare la rivoluzione».
Poca fiducia de Magistris nutre anche nei confronti di Mdp, lo schieramento di D'Alema e Bersani, «intrisi di una cultura politicista e distante dal Paese reale: dopo aver contribuito allo sfacelo nazionale, essi starebbero cercando ora di ricostruirsi una nuova verginità .«Si può fare una rivoluzione con uno con un passato come quello di D'Alema? Siamo agli ossimori.
Il Mattino