Dirigenti stipendiati in base alle responsabilità ricoperte, rotazione entro fine gennaio di otto dirigenti su dieci, revisione degli strumenti del ciclo delle performance...
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Come cambia l'ente? Le linee di azione prevedono: la riorganizzazione della macrostruttura; la rivisitazione del regolamento degli uffici; la ridefinizione del funzionamento dei servizi; la «pesatura» delle posizioni dirigenziali. Ovvero «l'amministrazione è chiamata a definire un nuovo sistema di pesatura delle posizioni dirigenziali finalizzato a garantire il rapporto tra retribuzione di posizione ed il complessivo livello di responsabilità assegnato». In sostanza i compensi dei dirigenti verranno «pesati» in base al carico del servizio che gestiscono. Basti pensare a quei segmenti scottanti come il patrimonio comunale (dismissione e riscossione), che i dirigenti vedono più che altro come una iattura. Chi deciderà di assumersi la responsabilità di questi servizi verrà premiato. Ovviamente all'indennità di posizione dovrà corrispondere il risultato. Altro aspetto fondamentale riguarda la «rotazione del personale». Come previsto anche dalle norme anticorruzione. Varrà non soltanto per i dipendenti, ma soprattutto per le posizioni apicali. Già a fine mese si potrebbe avere il primo giro di valzer dei dirigenti. Addirittura si parla dell'80% delle rotazioni previste. In pianta organica, attualmente, Palazzo San Giacomo può contare su 92 dirigenti, dei quali 38 a tempo determinato e nessun dirigente di natura tecnica a tempo indeterminato. Spesso bisogna ricorrere ai contratti di collaborazione gratuita di dirigenti pensionati. «Il contesto interno - si legge in delibera - ha subìto le conseguenze della continua riduzione del personale, anche di qualifica dirigenziale, per il raggiungimento dei limiti di età lavorativa, coniugata all'impossibilità di procedere alla copertura dei posti vacanti in dotazione organica dovuta nel rispetto delle regole di contabilità pubblica e delle limitazioni di assunzioni».
Alla riorganizzazione complessiva si aggiunge la necessità di una riforma del ciclo delle performance: l'ente dovrà effettuare un'importante revisione degli strumenti di programmazione, gestione e controllo del sistema di valutazione dei dirigenti. Andrà valutata la qualità del servizio ed il lavoro del singolo: dal dirigente al dipendente. Infine l'ottimizzazione della logistica degli uffici comunali. Il nuovo schema macrostrutturale del Comune è teso a superare la frammentazione delle aree funzionali di intervento, assicurando maggiore coordinamento e integrazione tra uffici, finora, per alcuni aspetti scollegati, ma che svolgono attività e funzioni omogenee o complementari. L'ente sarò suddiviso in dipartimenti (Gabinetto del sindaco, Segreteria generale, Servizi finanziari e Sicurezza), tre marco aree (Territorio, Rapporti con la città, Vivere la città) e sedici aree.
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Il Mattino