OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il lento ritorno alla normalità in Eav, con il calo dei dipendenti positivi e il ripristino delle corse che erano stato cancellate nelle scorse settimane, coincide con la presa d'atto che il servizio è diventato ormai un discorso per pochi intimi: i passeggeri stanno fuggendo dai treni e dagli autobus, i mezzi sono sempre più vuoti. Colpa del Covid e di tutte le sue conseguenze, dalla paura di essere contagiati alle regole da rispettare (prima l'uso delle mascherine, ora anche il green pass rafforzato), fino a nuove abitudini come il ricorso allo smart working e alla didattica a distanza. Il risultato è che gli assembramenti sono un lontano ricordo, se si fa eccezione ovviamente per gli orari di punta di lavoratori e studenti. Il trasporto pubblico è passato dall'allarme per la troppa gente sui mezzi all'allarme esattamente opposto, con aziende che rischiano il crac. In Eav da ormai due anni gli incassi stanno crollando e il futuro si prospetta tutt'altro che roseo, nonostante gli investimenti, i cantieri aperti e quelli da aprire, le nuove assunzioni. «È un dramma nazionale, non solo di Eav: se non si interviene subito si rischia il collasso», dice il presidente Umberto De Gregorio, che è anche membro del direttivo dell'Asstra, la Confindustria del trasporto pubblico.
Qualche dato aiuta a comprendere l'entità del problema: lo scorso mese di dicembre in tutto il settore dei trasporti della Campania (non solo Eav ma, per esempio, anche Anm) c'è stata una contrazione dei ricavi da biglietti del 35% rispetto al mese precedente.
Paradossale è la questione del servizio automobilistico di Eav. Nel 2021 gli autobus hanno percorso circa 11 milioni di chilometri, il dato più alto dal 2015. Il punto è che la maggior parte di questi mezzi hanno viaggiato vuoti. Rispetto al 2020, gli incassi sono aumentati del 27%, ma rispetto al 2019, quando il Covid non aveva ancora fatto il suo ingresso nel mondo, il crollo è del 49%. E bisogna considerare che la parte del leone viene fatta dalle isole, Ischia su tutte, dove in estate il servizio bus di Eav viene preso d'assalto dai turisti: se non ci fosse questo servizio quasi non converrebbe più all'azienda continuare a garantire corse su gomma, nonostante orari e tratte molto utili ai viaggiatori.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino