Una settimana dopo il ritrovamento del capodoglio «Leopoldo», spiaggiato sulla costa ovest dell'isola d'Ischia, la cui morte è stata causata...
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Per il momento resta infatti un mistero la causa della morte dei gamberetti. Indagano i militari ed i biologi della Stazione zoologica Anton Dohrn, che hanno prelevato campioni di gamberi dalla spiaggia ed avviato le analisi scientifiche, che potranno fornire risposte certe ma solo nei prossimi giorni.
Due i passaggi obbligati illustrati da Marco Munari, neo-coordinatore della Stazione zoologica isolana dell' Istituto Anton Dohrn: «Colleghi esperti faranno l'identificazione esatta della specie, il che ci permetterà di capire se quelli ritrovati sono esemplari adulti oppure no. Poi procederemo con le analisi biochimiche per risalire alle cause della morte». Per ora le ipotesi sono le più disparate: «Potrebbe darsi - aggiunge il biologo - che questi gamberetti si siano trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato e quindi che siano stati spinti da un'onda o da una mareggiata. La seconda ipotesi è che la morte possa essere dovuta a micro-organismi tossici. In questo caso, però, sarebbero stati coinvolti anche altri organismi: pesci e quant'altro». Ciò non sembra invece essersi verificato, in quanto il ritrovamento ha interessato solo un banco piuttosto esteso di gamberetti.
Dopo che è scattato l'allarme per la spiaggia di San Montano, la Guardia Costiera ha effettuato un controllo di tutti gli altri arenili dell' isola per accertare se il fenomeno si fosse ripetuto anche altrove. Gli accertamenti si sono conclusi nel pomeriggio, ma hanno dato esito negativo, ha reso noto il Comandante della Guardia Costiera di Ischia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino