Elezioni a Napoli, il candidato impresentabile con Maresca: «Io condannato per droga? Non so nulla»

Elezioni a Napoli, il candidato impresentabile con Maresca: «Io condannato per droga? Non so nulla»
A poche ore dal voto scoppia il giallo del candidato al Consiglio comunale di Napoli condannato-non condannato. Si tratta di Carlo De Gregorio, della lista Essere Napoli a...

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A poche ore dal voto scoppia il giallo del candidato al Consiglio comunale di Napoli condannato-non condannato. Si tratta di Carlo De Gregorio, della lista Essere Napoli a supporto di Catello Maresca, finito tra i 9 impresentabili della commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Nicola Morra, che ha annunciato venerdì pomeriggio la black list dei candidati, almeno secondo il Codice di autoregolamentazione dei partiti e la legge Severino. De Gregorio, dopo aver saputo di essere finito nel mirino della commissione Antimafia, si è recato ieri mattina a sporgere una querela nella quale si legge: «Allo stato e da quanto io ne sia a conoscenza, alcuna sentenza di condanna relativa a stupefacenti è mai stata emessa nei miei confronti». 

Cosa sostiene la commissione Antimafia? «Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del sindaco di Napoli, risulta ricompreso nella fattispecie di cui all'articolo 11, comma 1, lettera a), della cosiddetta legge Severino il candidato Carlo De Gregorio, per la lista Essere Napoli, che sostiene il candidato sindaco Maresca. Il candidato, se eletto, risulterebbe sospeso di diritto. Infatti nei suoi confronti è stata emessa una sentenza di condanna di primo grado per il reato di cui all'articolo 73, comma 4 del Dpr 309 del 1990 (importazione, detenzione e commercio di sostanze stupefacenti), alla pena di anni 2 di reclusione ed euro 5.200 di multa». De Gregorio replica: «Come detto ad oggi e per quanto ne sappia non è stata emessa alcuna sentenza di condanna nei miei confronti per i fatti indicati» e tiene a precisare che quanto emerso «sia di fatto diffamatorio ed usato ad arte» in quanto si tratta di notizie diffuse «proprio nelle giornate di ieri ed oggi (venerdì e sabato per chi legge, ndr) guarda caso a ridosso delle elezioni amministrative comunali». De Gregorio, contattato telefonicamente dal Mattino, ha spiegato: «Stanno verificando gli avvocati». Alla domanda se sia trovato in questa situazione in maniera inaspettata, ha ribattuto: «Certamente è ambigua, lasciamo lavorare gli avvocati». «Risulta una condanna, avrei dovuto saperlo io no? E non lo sapevo. Assurdo anche che si parli di un precedente per droga» aggiunge. 

Il presidente della commissione, il parlamentare ex M5S Nicola Morra, chiarisce: «Noi lavoriamo su dati forniti dalla Procura nazionale antimafia e immediatamente dopo attiviamo gli uffici giudiziari che debbono esser appunto sentiti per avere conferme o smentite». Sul caso di specie insiste: «Qualora abbia ragione questo signore si tuteli come la legge gli consente, ma noi abbiamo interpellato l'autorità giudiziaria e avuto queste carte. Se c'è stato un errore è giusto che si rimedi». Infine Morra aggiunge: «Sentivo parlare di arbitrarietà, ma non è così, si va da Lepore a de Magistris a Maresca, direi che il fronte è variegato ed eterogeneo». Il presidente di Essere Napoli, Giuliano Annigliato, tuona: «De Gregorio ci ha presentato anche il casellario giudiziale prima di essere candidato nella nostra lista, dal quale non risulta nulla, quindi per me è candidabile. Ricevere a 48 ore dal voto questa macchina del fango da un ex 5 Stelle è una cosa che non possiamo accettare. La nostra è l'unica lista seria, che ha presentato al Comune tutti i documenti». 

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Il Mattino