Elezioni comunali a Napoli, Letta e il nuovo Pd in pressing sull'ex ministro Manfredi

Elezioni comunali a Napoli, Letta e il nuovo Pd in pressing sull'ex ministro Manfredi
Sul tavolo del neo segretario, oltre ai temi di governo, c'è un dossier assai delicato: quelle delle amministrative, in particolare per Roma e Napoli. Due nodi da...

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Sul tavolo del neo segretario, oltre ai temi di governo, c'è un dossier assai delicato: quelle delle amministrative, in particolare per Roma e Napoli. Due nodi da sciogliere in tempi brevissimi per Enrico Letta. Con una serie di accelerazioni che ci saranno nei prossimi giorni. Il primo è la convocazione di un nuovo tavolo della coalizione di centrosinistra allargato ai grillini da fissare nel prossimo fine settimana dopo che il segretario napoletano del Pd avrà visto l'ex premier per illustrargli quanto fatto sinora. E poi la seconda accelerazione che potrebbe imprimere De Luca. Il governatore, infatti, sa bene di non avere canali privilegiati con il nuovo segretario nazionale, anzi, e per non trovarsi impreparato potrebbe lanciare un suo nome. Non tanto per rompere con l'asse Pd-M5s, come aveva minacciato il suo vice Bonavitacola una paio di settimane fa, quanto per avere più carte nel suo mazzo e trattare poi con un nome in mano. 

«Il primo test saranno le amministrative in autunno, ma il vero obiettivo sono le politiche del 2023», chiarisce il neo segretario nazionale nel suo discorso di insediamento ieri citando un'idea di partito in cui ci sia meno spazio alle correnti e più ai giovani. E chi si aspettava un rallentamento sulle alleanze con l'M5s si sbaglia di grosso. «Il Pd ha vinto solo con coalizioni larghe», ribadisce l'ex premier citando i grillini e mandando un messaggio affettuoso a Giuseppe Conte. Che ricambia a stretto giro via twitter («Tanti obiettivi sui quali è assolutamente necessario il confronto e il comune impegno»). Insomma l'asse con i grillini rimane in campo. A cominciare dalle amministrative.

Con un nuovo tavolo della coalizione che il segretario napoletano del Pd ha intenzione di convocare per il prossimo fine settimana. Dopo, è chiaro, aver illustrato il percorso fatto sinora al nuovo numero uno del Nazareno. Incontro a giorni non appena Letta avrà insediato la nuova segreteria nazionale. Ma è naturale come il segretario Sarracino al tavolo con Letta ribadirà, per il candidato sindaco, il trio di nomi messo sinora in campo: ovvero gli ex ministri Amendola e Manfredi e il presidente della Camera Roberto Fico. Con i primi due, entrambi democrat, che sarebbero digeribili a palazzo Santa Lucia ed eviterebbero, in questo momento, ulteriori lotte intestine in questa fase assai delicata per il partito. 

In questo quadro ad esultare di più è il gruppo della vecchia maggioranza (Zingarettiani, orlandiani e Franceschiniani) che ha sottoscritto la candidatura di Enrico Letta mentre Base riformista, il gruppo ex renziano, si è limitato a votare ieri in assemblea l'insediamento di Enrico Letta, passato quasi all'unanimità. Non a caso esulta il segretario napoletano, di fede orlandiana, per l'arrivo di Letta. «Molto bella l'idea di costruire un nuovo patto tra generazione per scrivere una nuova storia per il Pd. Da Napoli - dice Marco Sarracino - sosterremo il progetto di rigenerazione ed apertura del nostro partito che il nuovo segretario ha in mente, anche in vista delle prossime elezioni amministrative, che rappresentano una occasione storica per il Pd e per la nostra città».

Niente scossoni, quindi, per la linea politica della federazione napoletana democrat mentre si attendono le prossime mosse del governatore De Luca. Quest'ultimo, al momento, ha preferito rimanere in stand by ed ha evitato qualsiasi commento su Pd e nuovo segretario. Con cui, è noto, i rapporti sono sempre stati pessimi dai tempi del governo Letta in cui lui era vice ministro ai trasporti ma senza deleghe. Con scontri durissimi, tra Letta e De Luca, che si sono protratti sino alla vigilia del 2015 al momento della sua corsa a Santa Lucia. Serve, quindi, riposizionarsi per l'ex sindaco di Salerno. E in molti, sono convinti, che nei prossimi giorni possa dare un'accelerazione per le comunali mettendo in campo un nome. E portarlo così al tavolo della coalizione per trattare. 

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Il Mattino