Comunali a Napoli, Manfredi candidato con 12 liste: ​«Dignità per tutte le forze»

Comunali a Napoli, Manfredi candidato con 12 liste: «Dignità per tutte le forze»
È considerata la settimana decisiva per il centrosinistra. Perché si entra nel vivo della formazione delle liste che sosterranno l’ex ministro nella corsa per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È considerata la settimana decisiva per il centrosinistra. Perché si entra nel vivo della formazione delle liste che sosterranno l’ex ministro nella corsa per palazzo San Giacomo: 12 compresa la civica Manfredi sindaco. E proprio stasera è prevista la prima riunione di coalizione da quando l’ex rettore è stato ufficialmente designato candidato. Ed è anche la prima volta con lui e tutte le liste che lo supportano. Riunione però in cui Pd e grillini sono pronti a far esplodere i propri malumori sinora sopiti contro la lista Azzurri per Napoli. «Rischia di diventare un contenitore di impresentabili», è l’accusa. 

L’unica cosa certa, per ora, è che non si arriverà alla coalizione monstre di De Luca delle ultime regionali. Da 15 che erano la squadra si ridurrà a 12 liste, compresa la civica del candidato sindaco. Sempre che alla fine Sergio D’Angelo non decida di mollare la corsa e appoggiare Manfredi. E stavolta non è stato difficile fare l’operazione di sintesi perché mettere in campo almeno 340 nomi per ogni lista non è certo un’operazione semplice. Anche se per le comunali c’è un diverso sistema di attribuzione dei seggi e i partitini non avrebbero potuto cannibalizzare i voti del Pd. E dell’M5s che si presenta per la prima volta in alleanza con i democrat. Sciolti anche gli ultimi dubbi per i renziani che solo 3 giorni fa, dopo un incontro a Napoli con il coordinatore nazionale Ettore Rosato, hanno ufficializzato l’intenzione di presentarsi con una lista autonoma. «Iv vuole offrire il suo contributo per la rinascita della città, dopo il disastroso decennio di de Magistris. La lista sarà l’espressione dell’impegno di tutte e tutti i dirigenti, militanti e iscritti del nostro partito, con l’intenzione di migliorare l’eccellente performance delle ultime regionali», dicono i renziani che oggi saranno al teatro Augusteo dove Matteo Renzi presenterà il suo ultimo libro. E così ci saranno i Verdi che oggi si risiedono al tavolo di coalizione dopo aver minacciato di correre da soli. 

La coalizione sarà composta da Pd, M5s, Verdi, la deluchiana Napoli Libera, Fare democratico, Più Europa, Repubblicani, Moderati e la civica di Manfredi. Hanno invece deciso un accorpamento la Sinistra e i socialisti mentre Mastella dovrebbe confluire nella lista Azzurri per Napoli. E proprio su questa formazione politica si registano i malumori di democrat e grillini che verranno resi pubblici nella riunione di stasera all’hotel Terminus. Sia il segretario napoletano del Pd Marco Sarracino che la capogruppo regionale M5s Valeria Ciarambino (che saranno al tavolo della riunione di coalizione) infatti temono come la lista di ex forzisti «possa trasformarsi in un contenitore di impresentabili e voltagabbana». 

Certo era noto che ad animarla ci fosse l’ex capogruppo Fi Stanislao Lanzotti ma a lui poi si è aggiunto l’ex senatore Antonio Milo, ex centrista poi berlusconiano e infine verdiniano del gruppo di appoggio al governo Renzi. Senza contare un’inchiesta di un anno fa per voto di scambio per le comunali del 2016. Certo i due non si candidano ma, è il ragionamento, «non possiamo permettere che in quella lista si ritrovino impresentabili». E il rischio c’è perché gli animatori della lista (verrà battezzata ufficialmente dopodomani con il manager Riccardo Maria Monti e Manfredi stesso) si pongono un solo obiettivo: superare e magari doppiare la lista degli ex amici di Fi. Vedremo. Intanto oggi Gaetano Manfredi è alla prese con una seria di iniziative organizzate dal gruppo parlamentare del Pd. E, quindi, la capogruppo alla Camera Debora Serracchiani ed il vice Piero De Luca lo accompagneranno in un tour tra le aziende dell’area portuale. Poi alle 16 al cinema America un evento organizzato dal deputato Paolo Siani per un confronto con le associazioni impegnate nella tutela dei minori. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino