Ordine Avvocati di Napoli, sconfitti tutti i big: Tafuri punta alla presidenza

Ordine Avvocati di Napoli, sconfitti tutti i big: Tafuri punta alla presidenza
Era nell'aria e alla fine c'è stato. Un ribaltone, il risultato che rimescola le carte in tavola e in un certo senso segna il cambiamento. È il civilista...

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Era nell'aria e alla fine c'è stato. Un ribaltone, il risultato che rimescola le carte in tavola e in un certo senso segna il cambiamento. È il civilista Antonio Tafuri il più votato tra gli eletti per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli. Con 2.336 preferenze ha incassato più voti di tutti. Successo anche per la coalizione che guidava: Insieme per l'avvocatura riesce a portare in Consiglio undici candidati tra i venticinque eletti. Sala Arengario, nuovo palazzo di Giustizia. È un sabato pomeriggio insolitamente affollato. Centinaia di avvocati sono in attesa di conoscere i risultati delle elezioni. Alle urne si sono recati in 7.707, su oltre 12mila aventi diritto. Il presidente della commissione elettorale Fulvio Piezzi legge i risultati partendo dai meno votati per finire con le prime venticinque posizioni.


Applausi e standing ovation accolgono il risultato raggiunto da Tafuri e dai candidati della sua lista, tra i quali spiccano gli avvocati Giuseppe Napolitano, che con i 2.178 voti è il secondo degli eletti, e Dina Cavalli che con 1.782 voti è al terzo posto. La coalizione incassa la maggioranza in Consiglio. I prossimi giorni saranno decisivi, e al primo consiglio utile per la proclamazione di presidente e consiglieri gli scenari saranno più chiari. Tafuri e i suoi, ad ogni modo, sono soddisfatti e determinati a portare avanti il programma premiato dagli elettori. «Scegliendo la nostra coalizione - commenta Napolitano - la classe forense ha voluto dare un chiaro e netto segnale di cambiamento».
 
A parte gli undici candidati di Insieme per l'avvocatura, sono la lista Avvocati unità e responsabilità guidata dal presidente uscente Maurizio Bianco e la lista Evoluzione forense guidata da Armando Rossi a portare in Consiglio 5 candidati ciascuna. Con Bianco (votato con 1555 preferenze) sono stati eletti gli avvocati Roberto Fiore (1366), Luca Zanchini (1302), Nathalie Mensitieri (1219) e Salvatore Impradice (1136). Con Rossi (votato con 1566 preferenze) sono stati eletti Giacomo Iacomino (1561), Carmine Foreste (1403), Hilarry Sedu (1205) e Ilaria Imparato (1130).

Sono due quelli che ce l'hanno fatta. Il penalista Gabriele Esposito, che lo scorso anno fu il primo indipendente eletto in Consiglio, quest'anno è riconfermato con un boom di voti che lo ha portato a posizionarsi quarto nella classifica dei più votati. Con 1232 voti è eletta in Consiglio anche la civilista Patrizia Intonti: consigliere uscente, è stata riconfermata nella tornata elettorale appena conclusa ma con una novità, perché a queste elezioni si è presentata da indipendente decidendo di staccarsi dalla coalizione del presidente uscente Bianco.

Nella sala il silenzio è rotto dagli applausi e dalle esultanze di chi è tra i più votati. Ma rumore fanno anche le posizioni di quegli avvocati considerati in un certo senso dei big della politica forense, e che a questa tornata elettorale raccolgono consensi non sufficienti a garantire la loro presenza nel direttivo dell'organismo forense. Spiccano tra queste posizioni quelle dell'avvocato Vincenzo Pecorella, segretario uscente, che ha raccolto 948 voti e dell'avvocato Giuseppe Scarpa, tesoriere uscente, per il quale sono state espresse 851 preferenze.

Aveva provato a smorzare le polemiche che hanno caratterizzato la vigilia di queste elezioni rivolgendosi anche a uno dei più autorevoli giuristi, il professor Verde, per dirimere la questione degli ineleggibili e ha guidato il Consiglio fino a queste votazioni. Maurizio Bianco è tra gli eletti riconfermati. Sul suo possibile ruolo nella consiliatura dei prossimi quattro anni non si sbilancia: «Vedremo nei prossimi giorni».


Si sono concluse anche le elezioni per il rinnovo del Consiglio distrettuale di disciplina forense della Corte di appello di Napoli. L'avvocato professore Franco Tortorano, del foro di Napoli, è stato nominato presidente. Vice presidenti per i vari fori campani sono gli avvocati Gabriele Amodio, Benedetto Vittorio De Maio, Enrico De Sena, e Luigi Supino, mentre i consiglieri segretari sono gli avvocati Marilisa Somma e Anna Gargiulo. In totale sono stati eletti 50 componenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino