«Non può spuntare un nome ogni giorno su chi sarà il candidato del centrodestra alle elezioni regionali del prossimo anno. È troppo presto»....
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Negli ultimi giorni, tra i leghisti campani, sarebbe balenato anche il nome di Guido Grimaldi, armatore dell'omonima compagnia di navigazione. L'imprenditore è molto stimato anche dallo stesso Matteo Salvini, ma nella sede della Lega non è stato ancora deciso nulla, né pare sia stata sondata la reale disponibilità di Grimaldi a tuffarsi nell'agone politico. Un profilo di alto livello, quello di Grimaldi, e che nutre di tanti estimatori a partire dal sottosegretario al Sud, Pina Castiello, membro di punta del Carroccio in Campania. Una soluzione di un candidato esterno ai partiti che affascina. «Non conosco personalmente Grimaldi spiega Volpi ma è indubbio che si tratti di persona di valore e degna di stima, ma non c'è nessuna discussione in atto e per i ragionamenti ci sarà tempo». Andrà certamente trovata la quadra con gli altri partiti della coalizione. «La trattativa non riguarda solo attori locali ribadisce il coordinatore leghista ma si deciderà anche al tavolo nazionale all'interno di un dialogo complessivo dentro il centrodestra. Se girano nomi è perché sono altri che hanno interesse a farli circolare, ma così si corre il rischio di bruciare possibili candidati autorevoli».
Le fibrillazioni romane tra la Lega e il Movimento 5 Stelle, come un'onda, provocano un effetto-tsunami anche sui tavoli locali. Nessuno fa più mistero che il governo possa finire la sua avventura assai prima della scadenza naturale. Un'eventualità non remota che finirebbe naturalmente per riavvicinare definitivamente Salvini a Berlusconi per le elezioni nazionali e confermando le alleanze a livello regionale. Non a caso, sibillinamente, Volpi tiene a far sapere che «Agosto porta consiglio». Un messaggio lanciato ad ampio raggio: sia al suo fronte interno che agli alleati. Se ci sarà da decidere il futuro candidato lo si farà in una trattativa ben più ampia per bilanciare gli equilibri in campo. Non può quindi essere escluso che tra le varie caselle, alla fine possa spuntarla anche Forza Italia per esprimere un proprio candidato di bandiera in accordo con il Carroccio. A quel punto tante sarebbero le soluzioni. Stefano Caldoro che ha guidato l'opposizione in consiglio regionale in questi anni, rinunciando pure a candidarsi per Montecitorio, non si è proposto ma resta un nome forte. Fino a soluzioni a sorpresa come Mara Carfagna o potrebbero farsi largo Mimmo De Siano e Paolo Russo. Ma c'è Agosto a dover portare consiglio e al momento sono solo ipotesi premature. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino