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L'Ufficio Scolastico per la Campania ha diffuso i dati sulla dispersione scolastica per l'anno 2022/23, quantificando il numero di studenti che hanno abbandonato la scuola o con frequenze irregolari. Sono 3.757 quelli segnalati come «inadempienti» in ambito regionale alle procure minorili e alle amministrazioni comunali: si tratta di studenti che per un massimo di cinque giorni consecutivi si sono assentati senza giustificazione valida o hanno cumulato dieci giorni di assenze ingiustificate dall'inizio dell'anno scolastico, e nonostante le iniziative pedagogico-educative non sono ritornati a frequentare la scuola. Mediamente parliamo dello 0,8% di studenti persi, ma se guardiamo solo i dati relativi al biennio della secondaria di secondo grado ecco che saliamo all'1,6% pari a 1.786 ragazzi entro la soglia della scuola dell'obbligo. Minori il cui abbandono precoce degli studi aumenta la povertà educativa che rappresenta uno degli indicatori fondamentali per misurare lo stato di salute del Paese. Non a caso nel report, il direttore Ettore Acerra stabilisce che per l'Istat «i cosiddetti early leavers, cioè quei giovani dai 18 ai 24 anni che non hanno concluso il ciclo degli studi e perciò non hanno conseguito un titolo finale» in Campania sono poco più del 16%. Spicca in negativo la provincia di Napoli, dove 1.595 studenti dalla primaria al biennio delle superiori hanno abbandonato la scuola già a gennaio, mentre nel Comune di Napoli sono 1.170.
La rilevazione regionale ha come riferimento 481.539 studenti, dalla primaria fino al biennio della secondaria di secondo grado.
Il Mattino