Torre Annunziata. Il suo annunciato viaggio a Napoli aveva costretto l'ufficio stampa del Torino a precisare che "sta usufruendo di un permesso speciale per testimoniare...
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«Quelle lettere in cui era scritto che ero un camorrista e un pedofilo arrivarono anche a Castel Volturno. Da quel momento il presidente Aurelio De Laurentiis prima smise di telefonarmi, poi mi chiese di andare a vivere nel centro sportivo, infine mi ha venduto alla Juventus. Sono sempre più convinto che fosse questo il motivo, anche perché non ho mai chiesto di essere ceduto».
Fabio Quagliarella – testimone e parte lesa nel processo per stalking, presso il tribunale di Torre Annunziata – spiega così al giudice Ernesto Anastasio la cessione dal Napoli ai bianconeri, durante l'udienza del processo a carico del cosiddetto «poliziotto stalker» Raffaele Piccolo. Lui, secondo il pm Barbara Aprea della Procura di Torre Annunziata, sarebbe l'autore delle lettere diffamatorie e minacciose giunte alla sede del Napoli, ma prima ancora all'Udinese e poi alla Juventus.
«Non capivo perché dovessi vivere a Castel Volturno – afferma Quagliarella – se poi a Castellammare di Stabia vivevano due compagni di squadra dell'epoca, Gennaro Iezzo e Luigi Vitale. Ho capito solo dopo che quelle lettere erano state inviate anche alla società». Di lì il gelo tra lui e il presidente, poi la cessione.
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Il Mattino