Un solo tavolo occupato in quel ristorante etnico indicato dagli inquirenti come luogo di ritrovo dei coniugi Di Leva è l’immagine della paura che è calata su...
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L’inchiesta che ha portato all’arresto dei coniugi convertiti all’Islam con l’accusa di traffico internazionale di armi sembra aver trasformato in realtà i timori degli italiani: il fantasma dell’Isis è tra noi.
Nella città che ha dato i natali a Massimo Troisi tutti ricordano Annamaria per la sua attività politica. Persone normali, dunque, che secondo l’interessante testimonianza del gestore del ristorante arabo di proprietà della coppia non seguivano nemmeno i precetti dell’Islam. Disorientata e impaurita, così San Giorgio a Cremano all’indomani della maxi inchiesta partita da un filone d’indagine sul traffico di armi dei Casalesi con la Mala del Brenta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino