«Insulti razzisti dei poliziotti contro di me», la Questura smentisce commerciante cinese del caso Frattamaggiore

«Insulti razzisti dei poliziotti contro di me», la Questura smentisce commerciante cinese del caso Frattamaggiore
La procura di Napoli Nord ha aperto un'indagine per far luce su un episodio di razzismo, accaduto giovedì scorso a Frattamaggiore, che ha visto come protagonista...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La procura di Napoli Nord ha aperto un'indagine per far luce su un episodio di razzismo, accaduto giovedì scorso a Frattamaggiore, che ha visto come protagonista un commerciante cinese. Il 22enne Chen Chaolao, nato e cresciuto in Italia, ha denunciato di essere stato apostrofato con epiteti razzisti da parte degli agenti della polizia di Stato che lo hanno sottoposto a controllo. Chen ha postato poi sui social un video - divenuto virale in queste ore - del suo negozio con i momenti in cui gli agenti lo hanno controllato.

Differente la versione della Questura di Napoli, secondo cui il commerciante, durante le fasi di identificazione, si sarebbe rifiutato più volte di fornire le proprie generalità tanto da essere accompagnato negli uffici dove è stato identificato per poi essere denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. L'intervento della Polizia si era reso necessario in seguito alla chiamata di una cliente che era nel negozio di Chen. Dal video di circa sei minuti, si notano i poliziotti che prima si avvicinando a Chen chiedendogli i documenti; in quel momento la discussione si mantiene nei limiti della civiltà, poi degenera dopo che il cinese ammette di non aver con sé i documenti. Si vedono quindi gli agenti che lo sollevano di peso e lo mettono in macchina.

Sui social il cinese spiega che uno dei poliziotti gli avrebbe detto che «gli italiani possono girare senza documenti, mentre gli stranieri no», mentre in Commissariato sarebbe stato insultato. Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che ha provato a contattare il 22enne cinese. «Il ragazzo nelle ultime 48 ore non ha risposto ai nostri messaggi - afferma Borrelli - mentre risulta aperta una inchiesta dalla procura di Napoli Nord sulle accuse fatte sui social dal giovane cinese e sulla versione dei poliziotti. Noi continueremo a seguire la vicenda con la massima attenzione e chiediamo alla procura di chiarire la vicenda con la massima celerità».

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino