George Floyd, l'omaggio di Napoli con il murales di Jorit

George Floyd, l'omaggio di Napoli con il murales di Jorit
Dopo i ritratti di Martin Luther King, di Paolo Ascierto, di Ilaria Cucchi, continua la serie più «politica» dei murales di Jorit Agoch. ...

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Dopo i ritratti di Martin Luther King, di Paolo Ascierto, di Ilaria Cucchi, continua la serie più «politica» dei murales di Jorit Agoch.


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Stavolta il re della street art napoletana ha dedicato un'opera a George Floyd, lo statunitense di colore ucciso dalla polizia a Minneapolis lo scorso 25 maggio, la cui morte sta scatenando rivolte senza precedenti negli Usa del presidente Trump. 
 
«A lavoro su una nuova opera 🎨 #GeorgeFloyd» ha scritto l'artista olandese-partenopeo sulla sua pagina Instagram. Nel murales, dipinto su un terrazzo cittadino, a Barra.

Assieme a George Floyd, in primo piano, ci sono Malcom X, Angela Davis, Martin Luther King e un messaggio: «Time to change the world». «Le sue tragiche parole in punto di morte - scrive lo stress artist nel post che su Instagram riporta le foto della sua opera mirale - 'I can't breathe' sono diventate il testamento politico di decine di migliaia di persone che sono scese in piazza negli Usa, da ieri, contro l'ennesimo omicidio di un sistema feroce e spietato contro i più deboli». Jorit ha spiegato che «l'omicidio di Floyd è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso». «Non è solo un episodio di razzismo - ha affermato, rimarcando il suo sostegno alle lotte in difesa dei diritti - ma io segno di un profondo disagio sociale e le manifestazioni che sono seguite indicano la voglia fortissima di cambiamento». L'auspicio é che «possa cambiare qualcosa», nella società, «in America succedono troppo spesso episodi simili, e non è solo una questione di colore della pelle, ma di disagio diffuso». 
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Il Mattino