Giugliano, le tammorre non si arrendono e il sindaco dice sì alla festa

Dopo le proteste l'ok al raduno in piazza Annunziata sabato

La ballata delle tammorre a Giugliano
C’è polemica tra le storiche paranze della tammurriata giuglianese e l’amministrazione comunale di Giugliano. Quest’anno già all’inizio della...

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C’è polemica tra le storiche paranze della tammurriata giuglianese e l’amministrazione comunale di Giugliano. Quest’anno già all’inizio della festa, che per loro ricade in occasione della Pasqua, c’era malcontento perché le associazioni si sono dette «abbandonate dalla politica». Poi ieri il dietrofront dell’amministrazione che, dopo un incontro tra sindaco e paranze, ha deciso di dare la disponibilità per il loro tradizionale evento per il prossimo sabato 13 aprile.

Ma riavvolgiamo il nastro. La tradizionale festa in piazza che le paranze fanno per portare avanti la musica popolare giuglianese con nacchere, sisco e tammorra quest’anno non si è ancora tenuta perché ai 4 gruppi non sarebbe stato fornito il via libera dall’amministrazione comunale né alcun tipo di patrocinio. Da lì l’amarezza e l’indignazione delle paranze. «Ringraziamo il sindaco Pirozzi per non aver accolto le nostre richieste - avevano scritto dall’associazione La vecchia tammurriata giuglianese sui social -. Sperando nella prossima giunta comunale ci sia una persona capace di capire le nostre tradizioni facendo sì che continuino a rafforzarsi e non a indebolirsi».

Dopo le rimostranze, ieri al Comune si è tenuto l’incontro per ricucire. Il sindaco ha spiegato che la responsabilità del mancato evento non è dell’amministrazione ma «delle paranze stesse che non hanno aperto la pec con cui il comandante della polizia municipale dava loro alcune prescrizioni». Ora il compromesso trovato è di effettuare l’evento sabato 13 partendo come di consueto dalla villa comunale per poi raggiungere con i carri, al ritmo di sisco e tammorra, il centro storico dove solitamente vengono accolti da numerosi cittadini.

L’antica tradizione di musica popolare ancora oggi riesce a riunire decine e decine di giovani che si appassionano ai balli della “giuglianese”, che gli esperti chiamano anche «siscariata» e che si differenzia dalle altre per il ballo con passi e figure coordinate e una grande varietà di vutade” (modi di girare allacciati o ravvicinati) tra coppie di uomo e donna o anche uomo e uomo/donna e donna.

Nei giorni delle festività di Pasqua è arrivato da Milano a Giugliano un appassionato di musica popolare proprio per filmare e documentare la tammurriata giuglianese. «Questa non è un bene solo nostro ma è un bene della città - dice Vincenzo Pennacchio della paranza Mezzone -. Noi portiamo avanti una tradizione tramandata dai nostri bisnonni ma c’è bisogno di programmazione, perché le altre feste di musica popolare crescono e la nostra no? La tammurriata è patrimonio di tutti e non deve essere più trascurata né dalla politica né da altri».

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Il Mattino