I Lions festeggiano Giulio Tarro per la nomination al Nobel

Giulio Tarro
TORRE DEL GRECO - Festa per la nomination al Nobel. Sarà il Circolo Nautico a fare da cornice alla celebrazione voluta dal Lions club international di Pompei per omaggiare un...

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TORRE DEL GRECO - Festa per la nomination al Nobel. Sarà il Circolo Nautico a fare da cornice alla celebrazione voluta dal Lions club international di Pompei per omaggiare un illustre socio, Giulio Tarro, l’infettivologo in lizza per il prestigioso riconoscimento.




Alle ore 20 l’iniziativa, promossa dalla presidente del club e socia del circolo, Mariù Raiola La Marca: «Il professor Tarro - spiega la promotrice della serata - ha ricevuto la nomination per Medicina e Fisiologia avendo speso una vita per la ricerca. È una nostra ricchezza da valorizzare sempre e da celebrare per il suo lavoro oltre che per questa attestazione».



Qualificato il tavolo dei relatori: insieme a Raiola La Marca e Tarro saranno presenti diversi esponenti dei Lions Club, tra i quali il primo vice governatore Renato Rivieccio, il presidente della seconda circoscrizione Vincenzo Pagliarulo, il past governatore distretto 108YA Emilio Cirillo e il presidente di Federfarma Campania Michele Di Iorio. Soddisfatto il diretto interessato, che però frena gli entusiasmi: «Si tratta di una semplice nomination - sottolinea Giulio Tarro - come ne ho già avute in passato. Ad ottobre molto probabilmente si deciderà a chi verrà assegnato il Nobel, anche se temo che questo possa non essere il mio anno».



Giulio Tarro, originario di Messina ma residente a Napoli dai tempi dell’università (si è laureato con il massimo dei voti a soli 24 anni nell’ateneo «Federico II») è noto per avere isolato, nel 1979, il virus respiratorio sinciziale nei bambini durante l’epidemia del «male oscuro». Felici per la serata odierna anche i vertici del Circolo Nautico: «Per noi è un vero onore ospitare - dice il presidente Mattia Mazza - una personalità di così elevato spessore, che tanto ha fatto per la nostra zona in termini di ricerca. Un’iniziativa che risponde pienamente alla nostra volontà di realizzare eventi culturali, oltre a quelli sportivi, che mirino sempre a celebrare chi dà lustro alla nostra terra in ambiti sempre diversi, in questo caso nel settore medico-scientifico». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino