Movida, è strage sulle strade nel Napoletano: Marco morto a 25 anni, è la terza vittima in 10 giorni

Movida, è strage sulle strade nel Napoletano: Marco morto a 25 anni, è la terza vittima in 10 giorni
Una mattanza. Tre giovani morti in dieci giorni sulle strade del giuglianese e tutti in circostanze analoghe, dopo notti di festa e momenti di divertimento postati su Facebook e...

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Una mattanza. Tre giovani morti in dieci giorni sulle strade del giuglianese e tutti in circostanze analoghe, dopo notti di festa e momenti di divertimento postati su Facebook e Instagram. Dopo i 21enni Emanuele Svolazzo e Giuseppe Capodanno, il primo deceduto in via Manzoni a Giugliano e il secondo sull’asse mediano, l’ultima vittima si chiama Marco Merone, 25 anni, di Pozzuoli.  

Marco è morto sul colpo all’alba di ieri dopo uno schianto frontale in via Salvatore Nullo, a Licola di Giugliano. Era alla guida della sua Renault Clio in compagnia di un’amica quando, per motivi ancora in fase di accertamento, si è schiantato contro una Fiat Panda a bordo della quale vi erano altri due giovani. Drammatico il bilancio: oltre alla vittima ci sono quattro feriti, di cui due in maniera grave. Si tratta di una 18enne, che era nell’auto con Merone e che nel violento impatto ha riportato diverse fratture a bacino, femori e al volto. Ieri è stata trasferita dal Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli al Cardarelli di Napoli dove è ricoverata in prognosi riservata. Nello stesso ospedale si trova anche un altro giovane che ha riportato diverse fratture e traumi in diverse parti del corpo, mentre gli altri due feriti sono stati porati negli ospedali di Pozzuoli e Frattamaggiore in condizioni non ritenute preoccupanti. 

Drammatica la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori: i feriti riversi a terra, sul marciapiede e il corpo senza vita del 25enne nella Renault distrutta, mentre la Panda veniva avvolta dalle fiamme dopo lo scoppio della bombola di gpl che la alimentava. «Ci siamo trovati davanti a una scena apocalittica e ci siamo sentiti impotenti perché tra noi e i sopravvissuti c’era un muro di fuoco che non potevamo attraversare. Poi sono arrivati i vigili del fuoco che ci hanno permesso di intervenire. Dalla mente non vanno via i lamenti dei giovani e l’odore acre di bruciato» ha raccontato Manuel Ruggiero, uno dei primi soccorritori. 

Lo scontro frontale è avvenuto in un tratto di curva nei pressi di alcune attività commerciali quando erano le 5.15 e il forte boato ha svegliato i residenti che insieme ad alcuni automobilisti hanno prestato i primi soccorsi. Sul posto sono giunte quattro ambulanze insieme ai vigili del fuoco chiamati a domare l’incendio che ha carbonizzato la Fiat Panda. Difficile è stata anche la ricostruzione degli attimi che hanno preceduto il violento scontro: Merone viaggiava in compagnia della 18enne in direzione di Licola mentre l’altra vettura, a bordo della quale vi erano due giovani, nel senso di marcia opposto in direzione Qualiano. Il quarto ferito si trovava invece lungo la strada e sarebbe stato falciato da una delle due vetture finite in testacoda. 

Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Giugliano. Alta velocità, abuso di alcol o un colpo di sonno dall’una o dall’altra parte tra le ipotesi più accreditate. La salma del 25enne è stata trasferita al centro di medicina legale di Giugliano dove nelle prossime 24-48 ore sarà effettuata l’autopsia. Sequestrate anche le due vetture. Marco Merone, appassionato di calcio, abitava a Pozzuoli con i genitori che gestiscono un’attività all’ingrosso di bibite nella frazione di Fusaro, a Bacoli. Sono stati proprio il padre e il fratello, dopo non aver ricevuto notizie per l’intera mattinata, a riconoscere la salma.

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Il Mattino