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La riapertura delle scuole si avvicina. Sebbene lo scorso anno sia stato estremamente complesso per i dirigenti scolastici, tra banchi con le rotelle che dovevano arrivare, planimetrie con cui calcolare al centimetro i distanziamenti e la distribuzione degli allievi, e materiale sanitario obbligatorio da tenere negli spazi comuni come stabilito dalle direttive del Cts, quest'anno scolastico i nodi sono davvero molti e gli interrogativi che emergono altrettanto ostici. Il governatore Vincenzo De Luca, inoltre, vuole capire a che punto si è con le vaccinazioni nella fascia 12-19, dopo i vari Open Day sia in città che nelle località di vacanza proposti nelle ultime settimane. Oggi la riunione con i direttori generali delle Asl per fare il punto sulle dosi somministrate, mentre entro la settimana ci sarà un incontro più dettagliato con l'Unità di crisi sulle questioni poste dai dirigenti scolastici. In cima alla lista la questione dei Green pass.
I giovani campani di età compresa tra 12 e 19 anni (in totale 506.070) hanno ricevuto secondo i dati aggiornati ieri due dosi di vaccino in 186.033 ossia il 37%, mentre ad averne ricevuta solo una sono in 230.379 ossia il 45.5%. Un numero cresciuto rispetto alla proiezione del 4 agosto, quando i vaccinati con la prima dose erano 208.997 e rappresentano il 41% del totale, mentre con la seconda dose 138.184 ed erano il 27%. In venti giorni sono quindi aumentati di 4,5 punti percentuale sulla prima dose e 10 punti sulla seconda.
A pochi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico, l'avvio delle attività è pregiudicato da varie problematiche, che «devono essere affrontate a livello nazionale» spiegano i dirigenti. Gli interrogativi più pressanti senza una risposta sono «come controllare quotidianamente, attraverso la App dedicata, il possesso della certificazione verde da parte di tutti i lavoratori in tutti i plessi in cui prestano servizio se non con evidente e evitabile aggravio organizzativo, data l'insufficiente disponibilità di risorse umane già contemporaneamente impegnate nello svolgimento di altri compiti?». Secondo la dirigente Rosa Cassese dell'Istituto comprensivo Cimarosa di Posillipo «non è possibile controllare quotidianamente 200 unità di personale, se impiegassimo mezzo minuto a persona occorrerebbero 100 minuti, ovvero 1 ora e 40 minuti al giorno. Così facendo le lezioni inizierebbero alle 9.40 ma procedendo con lo scaglionamento alcune classi inizierebbero alle 11. Occorre un'alternativa che snellisca la procedura». Altra questione è «come gestire in modo efficace, garantendo il diritto allo studio degli alunni, la sostituzione del personale dichiarato assente per mancato possesso della certificazione?». Infatti, l'incarico di supplenza può essere assegnato solo al quinto giorno di assenza del titolare anche nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria, mettendo così a serio rischio il servizio e le condizioni di sicurezza degli alunni. Inoltre, i dirigenti non sono in possesso di indicazioni certe sul termine di durata del contratto di supplenza proprio riguardo il rilascio del Green pass. C'è poi una questione da non sottovalutare, ossia non si sa come gestire il personale con certificazione in scadenza in prossimità dell'inizio dell'anno scolastico, ad esempio rilasciata in seguito a guarigione. Altra bega da risolvere da parte del ministero dell'Istruzione sono le difformità dei protocolli sulle risorse da destinare per i tamponi al personale.
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