«Il sei luglio ci lasciammo. Ciro lamentava il fatto che io e Vincenzo dormissimo nella stessa stanza da letto ogni notte. Così, il giorno prima della scomparsa di...
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E il fatto che Heven l’avesse lasciato aveva fatto scattare in lui la molla della pazzia. Questo, almeno, è ciò che emerge dai due lunghi verbali dettati da Mikolaj Krawczyk ai carabinieri del reparto territoriale di Aversa.
Mikolaj, l’ex ragazzo polacco ora transessuale, che si fa chiamare Heven Grimaldi e che aveva ospitato Vincenzo Ruggiero in seguito a una lite di quest’ultimo con la sua famiglia, ha raccontato in un terzo verbale, stilato negli ultimi giorni, di aver fatto caso ad alcune cose poco chiare in casa, al suo rientro da Bari l’8 luglio: «Mancava una valigia gialla American Tourister e un’altra valigia di Vincenzo», racconta ai carabinieri. Ciro Guarente quel giorno, in realtà, aveva già portato nel garage di Ponticelli il cadavere di Vincenzo per poi farlo a pezzi.
Ma ora l’assassino potrebbe «giocarsi» la carta dell’infermità mentale ed evitare, così, condanne pesanti in caso di processo. Un possibile tranello giudiziario. C’è, infatti, un verbale della commissione ospedaliera della Marina Militare che certifica il suo spostamento dal settore militare a quello civile con una motivazione chiara: «Il paziente Guarente risulta affetto da stress ansioso depressivo tale da individuare un disadattamento alla Forza Armata».
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