Tensione a Ischia per il corteo dei manifestanti 'No G7' giunti da Napoli sull'isola con la nave Triade della...
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Tensione a Ischia per il corteo dei manifestanti 'No G7' giunti da Napoli sull'isola con la nave Triade della Caremar. Imponenti le misure di sicurezza con la presenza di uomini della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Sono - secondo quanto riferisce la Polizia - 125 i partecipanti al corteo (nei giorni scorsi era stata autorizzata la presenza di non oltre 200 attivisti) che sono partiti dalla banchina olimpica del porto di Ischia.
I manifestanti hanno inondato di salsa di pomodoro un piccolo tratto della banchina olimpica del porto e poi l'hanno gettata anche in una zona di mare. Una protesta per denunciare: «questo è il sangue dei migranti che vengono fatti morire in mare», come ha detto uno dei manifestanti al megafono.
La polizia si è schierata in assetto antisommossa all'ingresso di via Iasolino per ostacolare l'ingresso nella zona pedonale ai manifestanti. Quest'ultimi si sono rifiutati di percorrere il tratto autorizzato sulla circonvallazione attorno al porto di Ischia. Appena il mini corteo si è fermato gli organizzatori hanno detto di rifiutarsi di percorrere il tratto attorno al porto: «È antidemocratico - hanno spiegato con gli altoparlanti - impedirci l'accesso nella zona pedonale».
La manifestazione degli appartenenti ai Centri sociali è terminata al porto nel primo pomeriggio. «È stata una scelta antidemocratica non consentirci l'accesso all'area pedonale» hanno affermato i manifestanti. Alla fine gli attivisti dei Centri social hanno anticipato la loro partenza dall' isola alle 15.20 rispetto all' orario previsto delle 17.20. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino