Una condizione di degrado e uno scempio assolutamente non più tollerabili, diretta conseguenza del disinteresse delle istituzioni: dal Comune al ministero con la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Ischia non si arrende: gli hotel di lusso aprono anche vuoti
La Colombaia è chiusa da 4 anni e paradossalmente a evitarne il saccheggio e lo sfregio da parte di vandali è la presenza di quella famiglia di sfollati che da oltre 15 anni ha occupato abusivamente un’ala esterna al fabbricato. Ma da qualche settimana una delle vetrate di accesso al salone principale è crollata perfino nella sua intelaiatura e quindi chiunque può penetrare all’interno della villa, non solo ratti, pipistrelli ed animali selvatici. È questo un ulteriore segnale di come le varie istituzioni competenti, a partire da Comune e Sovpintendenza, non si interessino in alcun modo ai destini della villa. «Questo accade - sottolinea con amarezza Daniele Nannuzzi, presidente dell’Associazione nazionale Autori del Cinema - perchè la Colombaia non produce interessi di natura economica e quindi chi dovrebbe difenderla e portarla con vanto quale icona della cultura mondiale ha scelto di disinteressarsene e lasciarla morire del tutto». «A ogni uomo o donna che ha a cuore la cultura, ma anche a chi viene qui come turista o visitatore, assistere al degrado della Colombaia trasmette tutto il senso di come le nostre istituzioni non funzionano. E questa è una colpa imperdonabile», aggiunge lo storico dell’Architettura Alessandro Castagnaro del DIARC di Napoli, che già più volte in passato ha denunciato l’abbandono di villa Visconti. «Quello che ci hanno segnalato alcuni cittadini, anche con il supporto di foto ed immagini del degrado, ci spinge a intervenire e a non tacere su questo scandalo», dice il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha inviato una dura lettera di contestazione al sindaco di Forio Francesco Del Deo e fatto sapere di voler verificare attraverso quali strumenti anche finanziari la Regione potrebbe intervenire per il risanamento della struttura pubblica. Da Bruxelles l’europarlamentare ischitano Giosi Ferrandino fa sapere che l’Unione Europea metterà a disposizione dell’Italia anche un budget al quale la Regione potrebbe attingere.
LEGGI ANCHE Covid, ressa sugli aliscafi per le isole
Ma è la più importante istituzione italiana del cinema a lanciare subito una proposta concreta. Adriano De Santis, direttore del Centro Sperimentale del Cinema, si è arrampicato fin qui per rendere omaggio alla tomba di Visconti, rimanendo sconcertato per quello che ha trovato. «Non si può assistere impotenti alla morte di questa struttura così importante per la cultura mondiale. Chiederò un incontro con il presidente De Luca per proporgli la nostra collaborazione: si trovino fondi per risanare la villa e con il nostro aiuto - afferma De Santis - si potrà aprire a Ischia una succursale della scuola di cinema con corsi di riconoscimento universitario. La stessa operazione che abbiamo portato avanti con successo a Matera, e la Basilicata è una regione decisamente più piccola della Campania. Tutto dipende dalla volontà degli amministratori pubblici, gli strumenti per intervenire ci sono e noi siamo pronti a collaborare da subito». Volontà politica, capacità amministrativa. Su questi binari si gioca il futuro della Colombaia, anche se fino ad ora lo scatto d’orgoglio non c’è stato neppure nella scandalosa vicenda della guerra fra privati che ha portato diversi anni fa al restringimento della strada d’accesso alla Colombaia dal versante Mezzatorre, con il Comune di Forio e la Soprintendenza spettatori assolutamente passivi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino