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Ischia ancora una volta martoriata dal maltempo. Anche ieri hanno lasciato le proprie abitazioni molti dei 400 residenti nelle zone più a rischio di instabilità idro-geologica di Casamicciola Terme, seguiti a ruota da un centinaio di “allertati” nell’area del Monte Vezzi a Ischia, una trentina dalle aree di Piellero e Santa Maria al Monte a Forio e una ventina, di quelli che a Sant’Angelo vivono all’ombra del Montagnone, sul lato a sud del breve istmo. Il forte vento ha alimentato imponenti mareggiate che hanno flagellato la costa ovest dell’isola, causando ulteriori crolli del costone lungo la litoranea Forio-Citara, mentre più a monte sono crollati alcuni muri di contenimento alla Via Bocca.
Ad Ischia sempre il vento forte ha letteralmente “decapitato” la struttura del grande albero di Natale a Piazza degli Eroi e spezzato rami e alberi lungo strade e nelle pinete. A Casamicciola, le piogge abbondanti e violente hanno generato veri e propri fiumi di fango e detriti che hanno attraversato le zone interessate dalla frana del 26 novembre scorso, ancora una volta dalle pendici dell’Epomeo fino alla costa ed al mare. A causa del mare agitato, poi, la quasi totalità dei collegamenti marittimi è stata cancellata.
Anche questa ennesima - ma certamente non ultima - ondata di maltempo ha dunque messo in luce lo stato di estrema fragilità raggiunto dal territorio isolano devastato in pochi anni da troppe catastrofi. E politica e istituzioni, unite nell’intento di risolvere i problemi, tornano a dividersi quando si tratta di valutare qualità degli interventi e quantità dei fondi da investire per la sicurezza del territorio. Il duello a distanza questa volta è fra il presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca e il deputato leghista Giampiero Zinzi, con il primo che giudica «totalmente insufficienti, finanche a effettuare i primi e più semplici interventi, i fondi messi a disposizione dal governo» e l’esponente del centrodestra che ribatte sottolineando la «straordinaria rapidità rispetto ai tempi del passato, con la quale il governo è intervenuto nella vicenda Ischia».
Sono giornate fitte di impegni anche per il Commissario di governo per l’emergenza Ischia, Giovanni Legnini, in costante “spola” fra i ministeri romani, la Regione Campania e l’isola.
In un incontro con i comitati dei cittadini, Legnini ha annunciato la volontà di accelerare sulla definizione di un primo stralcio per intervenire sulle principali criticità idrogeologiche. Infine, con i soggetti attuatori SMA Campania Spa e Amca srl, e alla presenza anche di Arpac, il commissario ha avuto un confronto tecnico sugli interventi di somma urgenza e sulle attività necessarie per la rimozione, il riuso e lo smaltimento dei fanghi alluvionali, nonché lo stoccaggio e la lavorazione dei macigni. Tutto materiale che dovrà essere utilizzato sull’isola, secondo criteri di circolarità, nel corso dei lavori da intraprendere il prima possibile.
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