Ischia Porto, ressa e violenze: stretta sulla movida, vietati musica e balli

Sicurezza a rischio, il sindaco revoca la licenza a due baretti

La riva destra del porto di Ischia
Costituisce un pericolo per la pubblica incolumità l'afflusso senza regole di centinaia di clienti dei «baretti» e locali notturni alla Riva Destra del...

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Costituisce un pericolo per la pubblica incolumità l'afflusso senza regole di centinaia di clienti dei «baretti» e locali notturni alla Riva Destra del porto di Ischia ed il sindaco ordina lo stop definitivo all'intrattenimento musicale e danzante. Come un fulmine a ciel sereno, il Comune decide di stoppare la movida in uno dei punti più frequentati dell'isola, revocando la licenza di classe «C» ai locali «Riva» e «Mojito» e declassandoli alla «B», limitando l'attività di entrambi i locali alla semplice somministrazione di bevande ed alcool, ma senza più musica e soprattutto balli.

L'iniziativa è del sindaco Enzo Ferrandino ed è stata emanata dalla responsabile del Suap, Paola Mazzella. L'amministrazione comunale prova così a porre un freno al caos sulla Riva Destra che nelle ultime stagioni estive aveva raggiunto punte assai elevate e che per quella prossima avrebbe rappresentato una vera e propria incognita, considerato che la storica discoteca «Valentino» di corso Vittoria Colonna, ha cessato definitivamente le proprie attività a partire dall'autunno scorso e quindi è venuto a mancare un ulteriore importante punto di ritrovo per i giovani, turisti e non.

A favorire l'adozione di provvedimenti così drastici, sono nel frattempo intervenuti diversi episodi di cronaca che hanno visto sempre più spesso la movida sulla Riva Destra, salire sul banco degli accusati, fra episodi gratuiti di violenza, atti di teppismo e relativi interventi delle forze dell'ordine in un clima generale sicuramente alimentato dall'eccesso di caos in quella ristretta area del paese. I provvedimenti adottati non a caso sono stati motivati da rispetto delle regole e la tutela della sicurezza. 

Già in autunno si era riunita la commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo per le verifiche in ordine al possesso dei requisiti di agibilità e sicurezza. Dalle ordinanze si evince quindi che non sono mai state fornite le integrazioni richieste in ordine alle vie di fuga né da Giuseppe Borsò, gestore del «Riva», e neppure da Ciro Di Meglio, del «Mojito». Per quest'ultimo locale era stata richiesta anche la certificazione di agibilità dei locali, «in quanto quella depositata agli atti di ufficio non è rispondente alla relazione depositata».

La contestazione riguarda in particolare «la mancata indicazione delle vie di fuga del locale che si affaccia su di un tratto di banchina dove attraccano yacht e imbarcazioni da diporto e che soprattutto nelle ore serali e notturne, resta caratterizzato dall'intenso passeggio di avventori e turisti nei pochi metri quadrati della carreggiata». Fatto questo, che ha indotto a ritenere obbligatorio per il Comune, inibire la continuazione dell'attività a tutela dell'interesse concreto ed attuale alla sicurezza e alla incolumità pubblica e privata.

I gestori mugugnano anche perchè il provvedimento arriva tardi, a stagione turistica già avviata e scatteranno probabilmente dei ricorsi, anche se il dato di fatto è a Ischia la vita notturna evidentemente dovrà adeguarsi a nuovi parametri.

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Il Mattino