ISCHIA - Conti correnti sequestrati e una accusa, quella di peculato, che è davvero pesante. Sono al momento 9 gli albergatori di Forio che compaiono nella blacklist...
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Un vizio tutto ischitano, quello di procrastinare ogni oltre ragionevole e consentito limite i versamenti delle tasse. Un segnale che però conferma lo stato di precaria salute di una imprenditoria sommersa dai debiti e non riesce o non vuole onorare le scadenze di legge. E così talune aziende non pagano o pagano con forte ritardo i contributi ai dipendenti, altre omettono di pagare tasse e tributi. Ma l'inciampo sulla tassa di soggiorno è di quelli davvero fatali, considerato che configura un reato come il peculato. La gran parte degli indagati è formata dai legali rappresentanti di alberghi del gruppo Cast Hotels. Al di là degli importi contestati, c'è da precisare che secondo l'interpretazione giurisprudenziale corrente ad ogni singola riscossione della tassa di soggiorno scatta il reato. Chi ha omesso di versare ad esempio 10mila quote di tassa di soggiorno ha in pratica commesso ben 10mila volte lo stesso reato.
I nomi resi pubblici dalla Procura sono quelli di Salvatore di Carlo, Aatloukalova Zdenka, Balestriere Gabriele, William Shaun e Michael Desmond, Salvatore Calise, Bartolomeo Regine, Giovanni Economico, Giovanni Castiglione e Castiglione Aniello. Gli accertamenti della Guardia di Finanza sono stati condotti in collaborazione con il personale dell'ufficio Tributi del Comune di Forio, che ha dovuto calcolare, a fronte delle presenze registrate negli alberghi, gli importi sottratti all'Erario, divisi per fascia di esazione e detratti dalle esenzioni previste per legge. Sul medio periodo gli indagati che si professano tutti estranei alle contestazioni dovranno affrontare il giudizio e difendersi dalla pesante accusa di peculato. Nell'immediato, con il sequestro dei conti correnti, le aziende dovranno affrontare grosse difficoltà nella gestione ordinaria delle attività. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino