Napoli - «Grazie al lavoro dei tecnici della Provincia di Napoli, prontamente intervenuti dopo gli atti vandalici che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Napoli - «Grazie al lavoro dei tecnici della Provincia di Napoli, prontamente intervenuti dopo gli atti vandalici che hanno devastato l'Itc Galiani, posso affermare che la scuola riaprirà già il prossimo lunedì 1 dicembre».
Così l'assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Napoli, Maurizio Moschetti. «Si tratta - aggiunge - di rimettere in sicurezza l'edificio in cui sono evidenti le conseguenze dei danni fatti».
«In particolare - aggiunge - si è dovuto procedere alla riparazione di quasi la totalità delle porte delle aule che, voglio sottolineare, verranno al più presto sostituite con porte in metallo. Si è poi provveduto alla pulizia della polvere degli estintori presente su gran parte del pavimento ed alla sostituzione degli stessi».
«Ripristinare immediatamente l'agibilità dell'edificio, per permettere la rapida ripresa delle lezioni -conclude Moschetti - mi è parso il modo più efficace per rispondere all'incivile vandalizzazione e per dare un segnale concreto agli studenti ed al mondo della scuola su come le istituzioni in questi casi sanno intervenire con tempestività ed immediatezza».
La preside: risposta ai vandali. È stato come bruciare un libro, ma il Galiani riapre e riparte. La preside Armida Filippelli, a capo dell'istituto di Napoli nel quale hanno rubato i computer e fatto danni per 200mila euro, spiega che riaprire la scuola «è la risposta più giusta all'atto vandalico che abbiamo subito». «Andiamo avanti - dice - la scuola è una comunità fatta di insegnanti e dei tanti ragazzi che ci hanno scritto una lettera per dirci che erano con noi». «Ci rimettiamo in piedi - assicura - e non ci stiamo a questa vacanza formativa». Se i ragazzi sono stati usati come grimaldello da esterni che vandalizzano le scuole «sono complici anche loro di quanto accaduto».
Distruggere le scuole non è la soluzione, vandalizzarle nemmeno.
Il Mattino