Pomigliano. È agghiacciante il quadro che emerge dalle operazioni delle forze dell'ordine messe a segno ieri per contrastare la piaga delle baby gang. Prima...
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Per identificarli gli investigatori si sono serviti anche di filmati registrati da telecamere a circuito chiuso.
Sono stati tutti sorpresi nel sonno dai carabinieri, che li hanno arrestati nelle loro abitazioni ubicate nei ghetti popolari al confine tra il quartiere napoletano di San Pietro e Patierno e la frazione di Arpino di Casoria. Quattro sono maggiorenni. Si tratta di Vincenzo Rosano, 21 anni, di Napoli, Giuseppe Bove e Vincenzo Panaro, entrambi diciottenni e di Casoria, e A.C., di Napoli, anche lui diciottenne ma giudicabile dal tribunale dei minori perché quando ha commesso i reati contestati aveva 17 anni. I quattro si trovano adesso nel carcere di Poggioreale. Altri tre componenti della gang, uno è il fratello di A.C., sono invece ancora minorenni e si trovano nel centro di contenzione minorile dei Colli Aminei.
Impressionante l'elenco dei crimini commessi da questi ragazzi: 17 rapine messe a segno con pistole giocattolo in tutto molto simili a quelle vere ai danni di 32 persone, molti i ragazzini. Vittime molto giovani esattamente come Marwan e Abdu, i due quindicenni italo marocchini che sabato sera davanti alla villa comunale di Pomigliano sono stati selvaggiamente picchiati e rapinati del cellulare da un'orda formata da una quindicina di coetanei. I due ragazzi fortunatamente stanno bene. Se la sono cavata con qualche piccola ferita e qualche contusione. Marwan lunedi è anche tornato a scuola, la scuola media di Pomigliano «Catullo», dove alunni e professori lo hanno accolto a braccia aperte. Questo episodio, che comunque, in base ai riscontri, non ha nessun collegamento con l'arresto dei sette rapinatori di Napoli e Casoria, ha molto scosso l'opinione pubblica.
I carabinieri di Castello di Cisterna sono nel frattempo a caccia dei responsabili di questo ennesimo episodio di bullismo. Le indagini puntano su una baby gang formata da minorenni di Pomigliano e di due comuni confinanti, Acerra e Somma Vesuviana.
I militari, grazie alla denuncia e alla fattiva collaborazione di Marwan e di suo padre, un venditore ambulante, hanno finora arrestato un quindicenne di Pomigliano e identificato un tredicenne di Somma Vesuviana, che però non è imputabile per motivi anagrafici. Intanto sono almeno dieci le rapine commesse nel solo mese di ottobre dalla gang dei 7 rapinatori in erba arrestati ieri. Sette quelle rilevate dagli inquirenti a novembre (pm Anna Maria Lucchetta). L'1 novembre, ore 23: due ragazzi rapinati al parco dell'Acqua di Pomigliano. Il 2 novembre: altri due ragazzi rapinati a Casalnuovo, sul centrale corso Umberto. Il 3 novembre: tre ragazzi aggrediti da 4 malviventi armati di pistola, nella stazione della circumvesuviana di Brusciano. Il 19 novembre: 2 giovani aggrediti per una piccola somma di danaro in via Passariello, a Castello di Cisterna. Il 22 novembre: quattordicenne rapinato del cellulare in via Passariello, a Pomigliano. Infine già il 23 novembre Vincenzo Rosano e A.C. erano stati arrestati con l'accusa di aver rapinato del cellulare un diciottenne, nella stazione della circumvesuviana di Talona, tra Casalnuovo e Pomigliano.
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Il Mattino