Nel giorno di Genny Cesarano si spara ancora a pochi passi dal suo memoriale in piazza Sanità. Oggi ricadono i due anni dalla morte del dicisassettenne freddato giusto...
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Per ricordare suo figlio, Antonio Cesarano ha depositato un fascio di fiori. Presente alla cerimonia l'assessore ai giovani Alessandra Clemente e il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani. Al minuto di silenzio hanno partecipato tanti amici di Genny, suoi coetanei, che non vogliono dimenticare. Durante la messa in suo ricordo i ragazzi di piazza Sanità hanno esposto uno striscione: «Alcuni addii non sono per sempre, non sono la fine semplicemente. Significano: mi mancherai finché... non ci incontreremo di nuovo. I tuoi fratelli del Rione sanità».
«Essere qui oggi - ha detto Alessandra Clemente - deve essere un segnale forte: Napoli non abbassa la testa anche se si continua a sparare a due passi da qui. Noi crediamo che più forti delle pallottole siano le armi della cultura e delle opportunità date al territorio e alla dignità delle persone. Questo è un territorio chè è visibilmente cambiato rispetto a qualche anno fa. Gli spari fanno paura ma ci deve fare ancora più paura il rimanere fermi e oggi la memoria di Genny è viva e autentica per non dimenticare e combattere per il futuro».
«Su monumento per Genny - da detto il papà di Genny - c'è scritto in ludere, giocare. Mio figlio qui ci giocava a pallone come tutti. E proprio qui si deve continuare a giocare, a vivere. Qui i ragazzi devono essere tranquilli. Oltre a marciare per la memoria marciamo per i diritti di tutti».
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Il Mattino