Elezioni 2022, M5S chiama Manfredi: «L'assist a Franceschini? Lo faccia anche per noi»

Elezioni 2022, M5S chiama Manfredi: «L'assist a Franceschini? Lo faccia anche per noi»
L'endorsement del sindaco Gaetano Manfredi - «Voterò Dario Franceschini» - e quindi Pd ha fatto dirizzare le antenne a un buon pezzo della maggioranza che...

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L'endorsement del sindaco Gaetano Manfredi - «Voterò Dario Franceschini» - e quindi Pd ha fatto dirizzare le antenne a un buon pezzo della maggioranza che regge l'ex rettore in Consiglio comunale. Nulla di irreparabile, ma qualche nervosismo inizia ad affiorare. Compagine variegata quella messa in piedi da Manfredi e perfettamente aderente al campo largo nato proprio a Napoli di questi tempi quando Manfredi decise di candidarsi a sindaco. Ma gli 11 mesi che sono passati hanno rivoluzionato l'alleanza a livello nazionale. Il M5S si è scisso, una costola è andata con Luigi Di Maio nella nuova formazione che si chiama Insieme per il futuro, l'altra è rimasta pentastellata e fedele al leader Giuseppe Conte. Cosa significa? Votare per Franceschini è una scelta di campo e significa non votare a Napoli per i rappresentanti del M5S o per i dimaiani che in Aula sono presenti allo stesso modo del Pd e dalla stessa parte dei dem. È stata una legittima scelta quella di Manfredi che chiaramente non avrà fatto piacere al resto degli alleati. Ciro Borriello, capogruppo del M5S è molto chiaro al riguardo: «L'endorsement del sindaco non cambia nulla nei rapporti con Manfredi per noi del M5S. Credo che verso Franceschni il sindaco si sia esposto per il rapporto di amicizia che esiste tra i due. Detto questo, ci aspettiamo la stessa per la nostra punta di diamante a Napoli l'ex ministro Sergio Costa che è il capolista». Insomma, Borriello fa trapelare un certo malcontento di cui Manfredi in qualche modo dovrà tenere conto. Riverberi veri e propri si potrebbero avere - tuttavia - solo a urne chiuse quando ci sarà chiarezza su chi ha vinto e chi ha perso. «L'appoggio politico e personale a Manfredi non mancherà in Consiglio comunale - conclude Borriello - porteremo avanti scenari attuali e futuri». Un futuro - e non sarà sfuggito a Borriello di qui la sua chiosa - dove Manfredi ha già dichiarato che si adopererà per ricostruire il campo largo. E lo farà con un alleato molto forte e di area dem che è il sindaco di Bologna Matteo Lepore. Con il quale si è incontrato nel capoluogo felsineo esattamente sei giorni fa. Con Bologna Manfredi firmerà un protocollo d'intesa per unire le due città sulle tematiche dei servizi ai cittadini, per colmare i divari, ma è anche un'alleanza politica atteso che anche a Bologna esiste il Campo largo e Lepore potrebbe avere gli stessi problemi di Manfredi. I due sono convinti che c'è spazio per ricostruire anche a livello nazionale il campo largo e sono intenzionati a procedere in quella direzione.

Uno scenario nel quale è dentro a pieno titolo lo stesso Franceschini, si ricorderà che è stato il primo piddino a dichiarare apertamente la necessità di costruire un'alleanza con il M5S più di due anni fa. Poi la rottura sul governo Draghi è stata traumatica ma in politica tutto scorre, un fiume dentro al quale si scaricano anche tensioni che sembrano oggi insuperabili. Di tutto questo se ne è parlato appena 48 fa - ribadendolo con forza - proprio nell'incontro tra il ministro Franceschini e lo stesso Manfredi. «La mia Giunta - il pensiero dell'ex rettore - e la mia maggioranza in Consiglio comunale sono distribuite fra tutte le forze progressiste. Noi dobbiamo sostenere tutte le forze progressiste. Napoli è una grande città progressista e io ho sempre ritenuto che questo campo largo vada coltivato e sostenuto, con il Movimento 5 Stelle e anche il Terzo polo». Per Manfredi «Oggi si va divisi alle elezioni, ma bisogna pensare che in un futuro si possa lavorare insieme per difendere Napoli e per un Mezzogiorno che abbia sempre maggiore centralità nella politica nazionale». L'ex rettore ha ribadito un concetto sul quale c'è stato la settimana scorsa un botta e risposta proprio con Franceschini. Il quale a domanda specifica sulle intenzioni del sindaco rispose così: «È stato il M5S a far cadere il governo Draghi» lanciando la palla di nuovo nell'altra metà campo.

In questo contesto Manfredi farà altri incontri politici? Se sì si muoverà in altre direzioni? A oggi a 10 giorni dalle elezioni nella sua agenda non è previsto nulla di tutto questo e meno che mai altri endorsement. Ma 10 giorni in politica sono un'era geologica e quindi ogni scenario può cambiare. 

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Il Mattino