"Nel processo Siani io, come pubblico ministero, ho rappresentato la città tutta, offesa dall'uccisione di un giovane gioranalista impegnato a fare bene il suo...
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L'incontro, che si è tenuto nell'auditorium Siani in via Giovanni Falcone, proprio nella città da cui partirono i killer del giornalista, a poche centinaia di metri da Poggiovallesana, la roccaforte dei Nuvoletta che insieme ai Gionta di Torre Annunziata organizzarono l'agguato, si è svolto alla presenza dell'intera giunta e del presidente del consiglio comunale. In aula anche i rappresentanti delle scuole. Dopo i saluti del sindaco Rodolfo Visconti e dell'assessore alla legalità, Floriana Trematerra, sono intervenuti Paolo Siani, Armando D'Alterio, Daniela De Crescenzo, Marcello Ravveduto, Geppino Fiorenza, che hanno ricostruito la vita di Giancarlo, il suo lavoro, ma anche il contesto cupo in cui maturò il delitto che cambio definitivamente il rapporto tra la città e i fenomeni camorristici. La morte di un innocente, di un giovane, fecero capire, lo hanno sottolineato in molti, che la camorra era, e resta, una "Cosa nostra", un problema di tutti.
Al termine del dibattito è stato presentato dagli studenti delle scuole medie Darmon e Socrate il grande murales con il quale gli studenti hanno ricoperto un muro dell'aula consiliare: il volto di Giancarlo adesso vigila sulla città dalla quale partirono i suoi killer. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino