La fontana della Rotonda Diaz non è più un monumento cittadino, ma una attrazione da Acqua Park: chi si tuffa, chi mette solo i piedi in ammollo, chi pranza, chi...
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Bellissima e un po' trascurata. L'immondizia nel porticciolo la si vede appena si abbassano gli occhi dal panorama mozzafiato. Il cartello «Benvenuti a Marechiaro» è strappato. Superata la piazzetta e il relativo parcheggio selvaggio, sotto la famosa fenestella, c'è un altro graffito, violaceo, che affianca quello rosso di un paio di mesi fa. La nuova scritta, oltretutto, è una bestemmia. Quanto alla viabilità, il varco della ztl è attivo «a scaglioni» da inizio giugno, parziale in settimana e totale nei weekend. La navetta, però, al momento non è ancora partita. «Non l'ho vista spiega Vincenzo Cicciotto dell'omonimo ristorante Sono un sostenitore della navetta. Per ora, per colpa del clima, la stagione non è ancora partita: il meteo altalenante ci ha danneggiato». Che fare per l'immondizia assiepata da mesi nel porticciolo? «Per quella bisogna chiamare Padre Pio», sussurra qualcuno. La gente si diverte e si bagna dal lato opposto, per fortuna.
A Riva Fiorita, inutile nasconderlo, si sta decisamente peggio che altrove. Dopo gli sversamenti di fluorescina e polvere di marmo che nelle scorse settimane hanno tinto prima di verde e poi di bianco le acque del porticciolo, adesso c'è un bidone di chissà cosa in bella evidenza tra gli scogli. L'acqua, qui a pochi metri, è putrida: bottiglie, ciarpame, sporcizia che galleggia. La passerella distrutta dalle tempeste di ottobre è ancora fuori uso e il cancello è rigorosamente chiuso. Eppure sono passati sette mesi ma la situazione è sempre la stessa. Per il resto, anche qui il Vesuvio sorride, come i bagnanti sugli scogli. E la situazione è migliore nei pressi del Bar del Mare e sotto alla torre rossa del «Palazzo Palladini» di «Un Posto al Sole». Sulla carta, Riva Fiorita sarebbe ztl, ma la telecamera non c'è mai stata. L'unico parcheggio non selvaggio, qui, è quello del ristorante Giuseppone A Mare.
Il Lungomare Caracciolo dà il senso del si può fare di più: la minidiscarica sulla spiaggetta davanti agli chalet, il molo abbandonato poco dopo gli imbarchi. «Non mi ricordo nemmeno da quanto tempo sta così», dice Pasquale, pescatore. E poi, facendo lo slalom tra un cantiere e l'altro, si arriva alla Rotonda Diaz. Pochi bagnanti: ci sono i lavori per le Universiadi. Quindi tutti nella fontana appena riattivata. «Ci stendono pure i panni sospira Adele Buoninsegni, dello Chalet degli Azzurri le Universiadi ci hanno provocato un po' di disagio. Dovremo spostarci». Infine i controlli anti-caos: «Grazie all'impegno nostro e dell'Amministrazione spiega il comandante Pagnano è stata deliberata la prossima installazione della telecamera alla Gaiola. Quanto agli altri luoghi di mare, quest'estate intensificheremo i controlli a Riva Fiorita, multeremo chi nasconde il numero di targa per evitare la sanzione a Marechiaro». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino