Medici e operatori sanitari no vax, oltre 500 verso la sospensione da lavoro e stipendio a Napoli

Medici e operatori sanitari no vax, oltre 500 verso la sospensione da lavoro e stipendio a Napoli
Tra Pozzuoli e Giugliano, nella nella vasta area della Terra dei fuochi, se ne contano appena ventitré. A Napoli invece sono molti di più: oltre 500 i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Tra Pozzuoli e Giugliano, nella nella vasta area della Terra dei fuochi, se ne contano appena ventitré. A Napoli invece sono molti di più: oltre 500 i medici e gli operatori al lavoro negli ospedali e nei distretti sanitari hanno rifiutato la vaccinazione anti-Covid. Fra cinque giorni, potrebbero essere sospesi e restare anche senza stipendio.

«Le raccomandate sono state spedite ieri», dice il manager dell'Asl Ciro Verdoliva, categorico quanto il governatore Vincenzo de Luca nel voler applicare le norme nazionali finalizzate a ridurre la trasmissione del coronavirus, visto che l'obiettivo contagi zero appare lontano, anche se decresce la curva nella regione (dal 8,77 al 6,11 per cento), con 526 diagnosi e cinque decessi. 

Solo in città si registrano altri 153 casi positivi nelle ultime 24 ore, due morti (entrambi nell'azienda dei Colli) e cinque ricoveri in più. I pazienti, 27 nei reparti di degenza ordinaria, sono in aumento al Loreto Mare, dove ne restano due, invece, in terapia internsiva e 7 in subintensiva.

Quindi, la stretta. «Chi non ha fatto la vaccinazione e rientra nelle caratteristiche verrà sospeso senza ombra di dubbo», afferma con convinzione Verdoliva; mentre il suo collega Antonio d'Amore, direttore generale dell'Asl Napoli 2 Nord che ha già disposto le misure per 23 dipendenti, parla di un provvedimento «sofferto e indispensabile».

«Ma è giusto procedere nei confronti negli operatori sanitari che non si vaccinano», sostiene Lorenzo Medici, il segretario della Cisl Fp in Campania che questa volta si schiera con i vertici e non con i lavoratori. «Qualcuno può sentirsi tradito dal sindacato, ma chi sceglie di fare un mestiere per aiutare gli altri, poi non può mettere a rischio la salute proprio dei più fragili, e in particolare gli anziani a più alto rischio complicanze fatali», afferma. Diverso è il suo ragionamento per altre professioni. 

«L'obbligo per gli insegnanti ha senso solo se si prevede anche per gli studenti. Così, nei supermercati: avere le commesse immuni non basta, quando si ammettono i clienti senza protezione. Eccole, le contraddizioni evidenti», dice Medici, esprimendo il timore che si possano verificare demansionamenti o licenziamenti mascherati in alcuni settori e nel privato. «Per questo, è importante che la materia sia regolata da una legge, e che sia la stessa, valida per tutti». 

Prosegue, intanto, la campagna di prevenzione con gli open day, le iniezioni ai lidi, nelle maxi-strutture e nei centri sotto casa: 3.672.696 i cittadini hanno ricevuto la prima dose, di questi 3.101.773 hanno fatto anche il richiamo. 6.774.469 le somministrazioni effettuate. I dati complessivi al link: http://vaccinicovid19.regione.campania.it/e_vaccini-anti-covid.html​

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino