Meningite, paura in provincia di Napoli: donna grave in ospedale

Meningite, paura in provincia di Napoli: donna grave in ospedale
CASORIA. Scoppia un caso di meningite in città: una donna 68enne che aveva partecipato ad una festa di compleanno in un locale della zona viene ricoverata in gravi...

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CASORIA. Scoppia un caso di meningite in città: una donna 68enne che aveva partecipato ad una festa di compleanno in un locale della zona viene ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Cotugno. E' allarme nella cittadinanza: la notizia si è diffusa in maniera così rapida ed estesa che numerose sono state le telefonate al distretto sanitario per avere notizie circa la profilassi e le misure precauzionali eventualmente da adottare. 

Preoccupati anche alcuni insegnanti perché all'inizio si pensava che ad aver contratto la malattia fosse stato un ragazzo di una scuola media. Al momento le condizioni della signora sono stabili ed è considerata fuori pericolo. Resta, comunque, la preoccupazione per il rischio di contagio da parte delle persone che hanno avuto contatti con l'anziana. L'asl Napoli 2 nord, ufficio distrettuale di medicina preventiva di Casoria, ha dato il via al protocollo che si attua in questi casi con la collaborazione anche dei medici di famiglia: profilassi con antibiotico per familiari e contatti e disinfettazione di tutti i luoghi attraversati e dell'abitazione. «Non c'è preoccupazione: la situazione è perfettamente sotto controllo si affretta a precisare Ferdinando Russo, direttore del distretto sanitario di via De Gasperi le condizioni cliniche della signora sono nettamente migliorate e il bollettino medico è ampiamente incoraggiante riguardo un veloce e completo recupero».

Appena la settimana scorsa ad essere colpito da uno dei batteri della meningite fu un medico in servizio al reparto di rianimazione dell'ospedale San Leonardo di Castellammare. Anche in quel caso l'allarme viaggiò veloce. L'asl Na 3 sud diede il via subito al protocollo con la profilassi per i colleghi con cui il medico era stato a contatto. «Questo tipo di notizie dovrebbero viaggiare per i canali ufficiali per tranquillizzare la comunità evitando che venga allarmata da fonti spesso non veritiere e poco attente alla tranquillità e alla sicurezza delle famiglie» affermano alcune mamme che ieri hanno letteralmente preso d'assalto i medici di famiglia. «Non sempre un manifesto crea allarme: l'ignoranza è la peggiore nemica in situazioni di criticità». I sintomi della meningite sono indipendenti dal germe che causa la malattia. I segni più comuni sono l'irrigidimento della parte posteriore del collo, febbre alta, mal di testa, vomito o nausea, alterazioni del livello di coscienza e convulsioni. 


L'identificazione del microrganismo responsabile viene effettuata su un campione di liquido cerebrospinale o di sangue. L'introduzione dei vaccini nel calendario vaccinale pediatrico e dell'adolescente (solo per il meningococco) stanno riducendo il numero dei casi soprattutto tra i più piccoli.La sintomatologia avvertita dalla donna di Casoria è stata di febbre alta, rigidità nucale e stato comatoso. La prima diagnosi è stata di  meningite pneumococcica che è una malattia infettiva delle meningi, potenzialmente letale, causata dallo Streptococcus pneumoniae. E' la seconda forma più comune dopo la meningite da meningococco soprattutto negli adulti. Può originare per diffusione dei batteri da focolai già presenti, quali otiti, mastoiditi e sinusiti. La trasmissione avviene per via respiratoria ed esordisce in maniera improvvisa con un quadro clinico caratterizzato da febbre e letargia. «In questi casi spiega un medico la prognosi è infausta almeno nel 34% dei casi». Ma la 68enne che abita in via Pio XII, nel centro cittadino, fortunatamente è destinata a guarire presto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino