META. Scatta nuovamente l'allarme inquinamento in penisola sorrentina: il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, ha disposto il divieto di balneazione al largo della spiaggia del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ordinanza firmata dal primo cittadino ripropone il tema dell'inquinamento marino. Il fenomeno è legato agli allacci impropri tra le condotte dell'acqua piovana e la rete fognaria: in concomitanza di forte maltempo, la pioggia scorre in grande quantità nelle tubature, già di per sé insufficienti, mandandole in sovraccarico. A quel punto, per scongiurare danni agli impianti, viene attivato il sistema del «troppo pieno» col risultato che in mare viene «sputata» acqua mista a liquami. Proprio questo sarebbe successo nella baia del Purgatorio di Meta, cittadina costiera dove le fogne sono, nella maggior parte dei casi, impropriamente collegate alle condotte dell'acqua piovana.
Per arginare questo fenomeno, a ottobre 2016, la Gori ha avviato un piano triennale di investimenti del valore di circa due milioni e mezzo di euro. Il programma prevedeva la manutenzione degli impianti fognari e la separazione delle condotte dell’acqua piovana dalle fogne in tutta la Costiera. A quasi un anno dall’avvio dei lavori, la società consortile ha completato la manutenzione. Degli interventi per la separazione degli impianti, però, è stato ultimato solo il 35 per cento, in linea col cronoprogramma concordato con le amministrazioni locali. Risultato? Se le condotte dell’acqua piovana risultano scisse dalle fognature su gran parte del territorio di Sorrento e di Piano, così non accade a Sant’Agnello e a Meta, dove gli interventi dovrebbero prendere il via nelle prossime settimane. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino