Nino Daniele, assessore alla Cultura del Comune di Napoli, prova a difendersi dalla mancata attenzione dell'amministrazione nei confronti dell'anniversario della morte di...
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«Per quello che mi sarà possibile cercherò di risolvere il problema sollevato sulla non adeguata attenzione verso un protagonista della storia letteraria di Napoli contemporanea» dice ora Daniele, che ha chiesto tramite la figlia di Michele Prisco, Annella, un incontro con Lucia Rea. «La settimana prossima organizzerò nei licei un ciclo di incontri e di letture dei racconti e dei romanzi di Rea, mentre per gli autografi conservati a Pavia mi attiverò per una mostra in città», promette ora. Sicuro che il Comune riuscirà a trovare i fondi? «Anche se in condizioni difficili, i soldi si troveranno, non si tratta di quadri ma di carte, mentre per il luogo c'è l'imbarazzo della scelta». Staremo a vedere, certo sarebbe stato più onorevole che una iniziativa del genere fosse stata programmata per tempo, senza il pungolo della figlia, che dice: «Il Comune di Sarno ha chiesto le carte di mio padre senza che io avanzassi nessuna proposta. Lo sanno tutti che una parte dell'archivio di mio padre già era andato a Pavia, perché non muoversi per cercare di far rimanere a Napoli gli altri cinquemila documenti?». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino