Sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte di una neonata deceduta nelle prime ore del primo novembre, nell'ospedale Cardarelli di Napoli, dove essere venuta...
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Il padre e la madre, entrambi di 25 anni, napoletani della zona di Piscinola, hanno deciso di denunciare i fatti alla Polizia che, a sua volta, ha trasmesso gli atti alla Procura. Per i genitori, qualcosa non sarebbe andato per il verso giusto dopo il parto: secondo la madre non le avrebbero aspirato i muchi dai polmoni. La sindrome, conosciuta anche come «la morte in culla», non ha ancora spiegazioni scientifiche ed è caratterizzata da una degenerazione funzionale progressiva ed inesorabile che non fa svegliare il neonato quando gli manca l'ossigeno. Non lo fa tossire e neppure singhiozzare. Sull'accaduto sta indagando il sostituto procuratore della Repubblica di Napoli Stefano Capuano, che fa parte del pool «colpe professionali e mediche». Il magistrato ha sequestrato la cartella clinica, bloccato i funerali e disposto l'esame autoptico sul corpicino della bimba che sarà eseguito nel Secondo Policlinico della città. A breve dovrebbero essere emessi - come atto dovuto - gli avvisi di garanzia grazie ai quali gli eventuali indagati potranno nominare un perito che potrà essere presente all'autopsia. «L'intero ospedale è addolorato e vuole far sentire la propria vicinanza alla famiglia della bimba venuta a mancare stanotte», ribadisce il direttore generale dell'ospedale Cardarelli, Ciro Verdoliva, in un messaggio di cordoglio inviato alla famiglia della neonata. Verdoliva - spiega una nota - già ieri ha disposto l'avvio di un'indagine interna oltre ad aver assicurato la massima collaborazione dell'Azienda nei confronti delle Autorità competenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino