Movida, interviene il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese in videconferenza che stringe un patto con i sindaci metropolitani - e dunque anche con quello di Napoli Luigi de...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tant'è de Magistris sembra pronto comunque a un'altra sfida all'ultimo pezzo di carta bollata. Dopo la sospensiva del Tar di appena 48 ore fa che ha bloccato parzialmente l'ordinanza del Comune per dare più spazio agli esercenti di mettere i tavolini - solo nella parte in cui lo spazio aggiuntivo impattava con il codice della strada e nei luoghi di pregio artistico - il sindaco annuncia una nuova ordinanza sulla materia e non lesina critiche al Tar. «Chiedo al Governo - dice de Magistris - di intervenire immediatamente c'è chi dovrebbe aiutare nell'attività amministrativa e invece mette ostacoli al raggiungimento di obiettivi che sono nell'interesse pubblico». Quindi l'annuncio che sa di ultimatum: «Il Comune emetterà un nuovo provvedimento d'urgenza perché a rischio ci sono migliaia di posti di lavoro». Il sindaco riproporrà la stessa ordinanza appesantendola perché il Tar sospende «anche la riapertura di parchi e luoghi cittadini che attualmente sono chiusi e che avevamo ordinato di riaprire per ampliare l'offerta di spazi da destinare alla comunità. Una decisione - afferma il sindaco - irresponsabile perché può causare le condizioni di un rischio di diffusione del contagio». Infine un messaggio che sembra indirizzato alla Regione che ha impugnato la prima ordinanza del Comune due settimane fa: «C'è qualcuno che si ostina a non voler vedere, qualcuno che si gira dall'altra parte. Le guerre personali le lasciamo ad altri».
La guerra dei tavolini e delle ordinanze spacca la città e in particolare Chiaia. Perché a fare ricorso al Tar contro l'ultima ordinanza del sindaco è stato il comitato «Chiaia viva e vivibile» il cui presidente è Caterina Rodinò. A replicare è il presidente del comitato «Chiaia Night» Aldo Maccaroni. «Si tratta di una vittoria di Pirro - dice il presidente - perché noi le regole le rispettiamo. Il provvedimento del Tar riguarda esclusivamente i progetti complessi, che avrebbero consentito le occupazioni di suolo anche in aree non immediatamente prospicienti o in aree di circolazione non pedonali». Maccaroni spiega ancora: «L'ampliamento dell'occupazione di suolo di cui fruiscono i locali della nostra Associazione, nello specifico in via Bisignano, rispetta quanto disposto dal regolamento nel totale rispetto delle regole, in uno spazio che va dal marciapiede ai paletti, dunque, senza creare alcuna interferenza al traffico veicolare. Non siamo untori vogliamo solo tornare a lavorare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino