Movida a Napoli, sabato notte d'inferno: maxi rissa con i caschi

Movida a Napoli, sabato notte d'inferno: maxi rissa con i caschi
Movida fuori controllo da Chiaia al centro storico dove, nei pressi dell'università Orientale, è scoppiata anche l'ennesima mega-rissa a colpi di caschi,...

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Movida fuori controllo da Chiaia al centro storico dove, nei pressi dell'università Orientale, è scoppiata anche l'ennesima mega-rissa a colpi di caschi, pugni e calci. Un weekend da bollino nero sul fronte dell'ordine pubblico non solo per le ormai ricorrenti scene di violenza, ma anche perché il giovanissimo popolo del by night è ormai refrattario a rispettare qualsiasi genere di norma prevista per arginare i contagi da Covid-19. Nessuna distanza interpersonale né all'interno dei locali né all'aperto e sempre meno mascherine indossate mentre si tira tardi in strada fino all'alba.

Una vera e propria marea umana, nella notte tra sabato e domenica, ha invaso la celeberrima zona dei baretti a Chiaia. In via Bisignano, vico e vicoletto Belledonne, via Alabardieri se si fosse tirato dal cielo uno spillo probabilmente non avrebbe raggiunto terra. Una fiumana di ragazzi ha letteralmente preso d'assalto le vie della movida. Pochissimi i giovani che indossavano le mascherine nonostante la variante Omicron continui ad imperversare. Sul piede di guerra i residenti della zona, esasperati perché ogni loro segnalazione è divenuta ormai lettera morta. Tantissimi i video e le foto postati su Facebook con scene riprese dai balconi e dalle finestre dove si vedono migliaia di ragazzi costretti in poco spazio. Una movida che comincia a tarda sera e che va avanti fino ad oltre le 4 di mattina. Ci sono i residenti che lamentano l'assenza di mascherine, ma anche quelli che non ne possono più del rumore e del vociare prodotto dalla folla di persone. «Nessuno - è scritto in un post - si preoccupa di tutelare le famiglie, e sono tante, che abitano in zona e cercano invano di riposare». C'è chi invita il sindaco a varare un'ordinanza ad hoc per limitare gli afflussi sulla scorta di quanto fu previsto a ridosso delle feste natalizie per l'accesso nelle vie dei presepi di San Gregorio Armeno, almeno per arginare i contagi. «Non è solo il rumore a preoccuparci - viene scritto sui social - perché ora è pieno inverno e non è un problema chiudere le finestre, nonostante le urla e il vociare restino comunque insopportabili, ma si faccia almeno qualcosa per far rispettare le regole anti-contagio».

Se a Chiaia le scene sono le solite, non è dissimile la situazione al centro storico. Sabato notte è scoppiata persino una mega-rissa a ridosso dell'università Orientale. A denunciare l'accaduto è stato il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che ha postato il video degli scontri sui propri profili social. «L'ennesima rissa tra giovanissimi all'esterno dell'Università Orientale di Napoli, ha animato - ha scritto il consigliere dei Verdi - il sabato notte degli incivili e dei violenti. Uno scontro per futili motivi tra due gruppi che non hanno esitato a utilizzare caschi e oggetti contundenti per colpire. Attimi di panico tra i presenti e fuggi fuggi generale prima che tornasse la calma». L'esponente dei Verdi chiede alle autorità di intervenire per tempo prima che la situazione degeneri. «È la movida violenta - prosegue Borrelli - che oramai è triste consuetudine tra i ragazzi che sembrano incapaci di stare assieme senza menare le mani, offendere, aggredire. Dalle immagini si vede anche che nessuno di loro aveva la mascherina nonostante l'enorme assembramento. Una situazione critica alla quale si risponde con misure restrittive sugli orari e controlli serrati su licenze, occupazioni di suolo, rispetto del divieto di vendita alcolici e utilizzo delle mascherine». 

I residenti segnalano che ogni settimana invitano il 113 ad intervenire, ma con scarsi risultati. «Chiamiamo - spiegano - ma nessuno si presenta. La nostra parte la facciamo ma adesso aspettiamo risposte concrete dalle istituzioni. Siamo alle porte dell'ennesima stagione estiva che, nonostante divieti e limitazioni Covid che sembrano non valere in questo quartiere, sarà ancora una volta un inferno tra risse, schiamazzi e violenze». Già la scorsa settimana, sempre al centro storico, all'esterno di un bar, volarono sedie e tavolini in un'altra rissa tra ragazzini. Ancor prima, nel giorno dell'Epifania, altre zuffe e pestaggi in degli scontri in cui furono coinvolti oltre 40 ragazzi. Al di là dei comportamenti incivili, si ripropone ciclicamente il problema della movida e come risolvere strutturalmente e con politiche dedicate la questione. Da anni si valuta di organizzare la movida nella zona di Coroglio o, ultimamente, nell'area del centro direzionale. Intanto il centro storico resta in balia della movida e degli assembramenti. 

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Il Mattino