Paura e tensioni nel cuore della movida dei baretti a Chiaia. Nella notte tra venerdì e sabato (stesso giorno dell’aggressione ai danni di un residente di via Aniello...
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A quel punto la tensione sale alle stelle ed uno dei giovani passa alle minacce: «Chiamali i carabinieri, ora ti vengo a sparare». E chiede ai presenti: «Ditemi dove si trova il portone del palazzo». Una persona che assiste alla scena (come si può ascoltare dall’audio) racconta ad un amico la dinamica: «Mi è arrivato dietro la schiena (riferendosi al vaso, ndr)». «Veramente ha lanciato un vaso?» ribatte l’amico. «L’ha tirato proprio addosso a Fortunato» prova a spiegare il ragazzo. In sottofondo si sente poi un altro ragazzo: «Chiamali tu i carabinieri», prova a suggerire. Infine un fuoricampo, probabilmente la voce di chi ha girato il filmato: «C’è gente che lancia i vasi…» sottolinea con tono attonito. Cala così il sipario sulla clip, 1 minuto e 22 secondi, che rappresentano la fotografia plastica dell’anarchia totale nella quale la movida napoletana oggi è costretta. Un fenomeno che andrebbe governato, come si fa in tutte le città più importanti d’Italia. Basti pensare che nel 2016 sono state 450 le ordinanze sindacali, in altrettanti comuni, per la regolamentazione della vita notturna, da Nord a Sud. Napoli è l’unica metropoli che negli ultimi sette anni ha deciso di non emanare ordinanze specifiche.
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Il Mattino