Un omaggio a un grande napoletano, un eroe che non può e non deve essere dimenticato. Un murales in omaggio a Salvo D'Acquisto, voluto dai Carabinieri e la III...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un doveroso ricordo da parte della città che diede i natali a questo servo di Dio, vice brigadiere dell'Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria per essersi sacrificato il 23 settembre 1943 per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe tedesche nel corso della seconda guerra mondiale.
Salvo D'Acquisto nacque ad Antignano nel 1920 e frequentò gli studi al Vomero. Si arruolò giovanissimo nei Carabinieri. A 23 anni fu destinato alla stazione Carabinieri di Torrimpietra, vicino a Roma. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, un reparto di paracadutisti tedeschi fu investito dall'esplosione di una bomba a mano: due dei soldati morirono e altri due rimasero feriti.
I tedeschi minacciarono la rappresaglia se entro l'alba non fossero stati trovati i colpevoli. Inutile convincerli che si fosse trattato di un caso fortuito; furono così eseguiti dei rastrellamenti e catturate 22 persone scelte a caso fra gli abitanti della zona.
Essi furono costretti a scavare una grande fossa comune nelle vicinanze della Torre di Palidoro, quella che avrebbe dovuto accogliere i loro corpi in seguito alla loro fucilazione. Salvo a quel punto, per salvare le loro vite, si autoaccusò del presunto attentato e fu fucilato, restando immortale per sempre.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino