La polizia di Stato di Napoli sta dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione...
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Oggetto delle indagini, e degli approfondimenti investigativi svolti, appalti presso l’azienda ospedaliera di rilievo nazionale Santobono-Pausilipon e appalti presso l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
Tra i soggetti coinvolti, finisce agli arresti domiciliari l'avvocato Guglielmo Manna, ex marito del giudice Anna Scognamiglio, già a processo con uomini dello staff del governatore De Luca.
Un arresto in carcere, cinque arresti ai domiciliari e alcuni obblighi di soggiorno: sono complessivamente dieci le misure cautelari emesse nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti nel settore Sanità a Napoli secondo quanto disposto dal Gip del Tribunale di Napoli Morra, su richiesta dei pm Parascandolo e Woodkock. Al centro delle indagini le accuse dell'imprenditore Pietro Coci, che fa riferimento alle tangenti che i vertici della Manutencoop avrebbero versato nelle mani di un dipendente del Santobono per avere l'appalto delle pulizie nell'ospedale collinare.
Sotto inchiesta, agli arresti domiciliari, sono finiti anche Pasquale Arace, tra i dirigenti del Santobono, «l'uomo delle missioni compiute», e Umberto Accettullo, a sua volta direttore amministrativo dell'Adisu Orientale, Partenope e Federico II. Tra i capi di imputazione spunta anche un appalto per la fornitura delle strutture universitarie. Corruzione è l'accusa ipotizzata.
In carcere è finito Giorgio Poziello, coordinatore infermieristico della sala operatoria del Santobono-Pausilipon, accusato, tra l'altro, di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino